Rai: malgrado Fiorello (e il COVID ), anche Sanremo è un “flop” targato Coletta

Dieci milioni di spettatori in meno rispetto l’anno scorso. Il fatto che Festival di Sanremo perda in prima serata la battaglia dello share con l’anno precedente di per sé non è poi un gran notizia: che gli italiani guardino (anche) altro può anche essere letto in chiave positiva.

Con il coprifuoco alle 22 causa COVID molti pensavano, però, che Sanremo avrebbe fatto man bassa se non di share quanto meno di spettatori. Ed è forse la delusione per i pronostici non rispettatati a far sragionare il direttore di Raiuno Stefano Coletta. Che c’azzecca, come lui ha dichiarato, il fatto che Sanremo sia stato spostato di un paio di settimane in avanti rispetto alla tradizione con il calo degli ascolti?

L’Italia non è climaticamente ancora in primavera e anche forse, va ribadito, ci sarebbe comunque il coprifuoco. Ridicolo poi chiamare in causa la concorrenza della partita: era Juventus-Spezia, non Juventus-Inter.

La triste realtà è che lo spettacolo offerto era francamente di basso livello. La grande apertura alla musica indie e trap ha allontanato gli spettatori anziani. Qualche giovane in più è arrivato ma, si sa, siamo un paese di vecchi. Vecchissimo poi il pubblico di Raiuno, mantenuto infatti a fiction edulcorate e varietà di terza fila.

Fallito, per ora, il tentativo di portare star dal mondo sportivo. Ibrahimovic è un grande campione, ma non è un mostro di simpatia nemmeno per i suoi tifosi. I quindici rigori 15 dati al Milan finora in campionato hanno poi rinfocolato vecchie idiosincrasie per la sua squadra.

Altri ospiti? A parte una grande Berte’, non è che la nuova sexy star del cinema italiano, Matilda De Angelis, abbia brillato per glamour ed erotismo. Penalizzata anche da un vestito davvero brutto.

Consolarsi con altri canali? La7 non ha meritoriamente rinunciato all’informazione. Non come Santoro che andava sempre in pausa sanremese. Certo se si devono ascoltare discorsi come quello di Michela Murgia che, ospite della sempre più “vedova Conte” Lilli Gruber, è arrivata a criticare Draghi per aver ceduto il posto in conferenza stampa a ministri e tecnici. Certa gente non si accontenta mai. Si merita Amadeus.

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