Rai nel caos: se Sanremo nasconde le magagne solo per cinque giorni

Rai nel caos: se Sanremo nasconde le magagne solo per cinque giorni

06 febbraio 2018

Ma è normale che Carlo Conti lasci quatto quatto l’incarico di direttore artistico di RadioRai, senza uno straccio di comunicato e solo per cercare di nascondere il crollo degli ascolti della “sorella minore” della televisione?

Ma è normale che la presidente Monica Maggioni e il dg Mario Orfeo si preoccupino solo delle elezioni e di come vengono gestite dalle varie testate, disinteressandosi di quello che fa il sempre più potente direttore delle Risorse Umane, Luciano Flussi, che quatto quatto sforna una media di due dirigenti al mese (e altrettanti capiredattori), piazzando solo “fedelissimi” pronti a difenderlo quando arriverà il nuovo assetto di vertice?

Ma è normale che il direttore della Produzione, l’inamovibile Roberto Cecatto, invece di rispondere delle gare “frallocche” (vedi) che ha portato avanti in questi anni, terremotando il settore, continui a preoccuparsi di come concludere la “pulizia etnica” dei non allineati, in modo tale – come il suo alleato numero uno, Flussi – di poter dopodomani restare suo posto?

E questi sono solo alcuni degli esempi che si possono fare per cercare di illustrare la situazione all’interno della Rai a poche settimane dalle consultazioni politiche. Perché se ne potrebbero fare molti altri, non meno indicativi, per spiegare che in viale Mazzini la preoccupazione più importante è come riuscire a salvare la poltrona.

E se Orfeo ha al momento discrete possibilità di diventare il primo amministratore delegato della Rai, secondo le nuove norme, la Maggioni cerca disperatamente appoggi politici di ogni tipo per riuscire a restare in azienda alla guida di una testata più o meno prestigiosa. Difficile, infatti, che possa essere confermata alla presidenza.

Nel frattempo, tra un defilamento all’inglese di Conti (addirittura alla vigilia di Natale, come ha rivelato “Il Fatto”) e una raffica di promozioni targate Flussi, l’ineffabile Cecatto sta riportando sotto il suo stretto controllo il CPTV di Torino, dove appena cinque mesi fa era planato l’ex-direttore dello staff di Antonio Campo Dall’Orto, Guido Rossi.

D’accordo con Flussi, prima ha ottenuto la promozione a dirigente del “fedelissimo” Francesco De Lella ed ora l’ha spedito nel capoluogo piemontese come vice di Rossi. Pronto a prendere il suo posto, appena possibile. Il tutto, nel disinteresse più assoluto del vertice aziendale, tutto preso – come s’è detto – solo ed esclusivamente dalle elezioni.