Rai, nella difesa di Saviano, la Soldi sperava di coinvolgere Mattarella: respinta, ora perché non si dimette?

Rai, nella difesa di Saviano, la Soldi sperava di coinvolgere Mattarella: respinta, ora perché non si dimette?

27 luglio 2023

Pensava di riuscire ad alzare la palla perfino al Presidente della Repubblica, perché Mattarella potesse schiacciarla dando magari la sua solidarietà al fronte della sinistra scatenato in difesa dell’”epurato” Roberto Saviano. Così, proprio un’ora prima  dell’incontro dei vertici Rai con il Capo dello Stato, ha fatto diffondere dalle agenzie la sua indignazione per la cancellazione del programma dello scrittore che pensa di poter insultare liberamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini senza pagare pegno. Ma quando Mattarella se l’è trovata di fronte con l’AD Roberto Sergio ed il DG Giampaolo Rossi, ha ignorato il suo “grido di dolore”. E Marinella Soldi ha solo collezionato una brutta figura. Furbata fallita.
Ora, però, la presidente della Rai dovrebbe trarne le conseguenze e andarsene. Perché il tentativo di strumentalizzare il Presidente della Repubblica in una campagna squisitamente politica, nel goffo tentativo di “sconfessare” le scelte editoriali dell’AD e del DG scelti dal nuovo governo (e non dal precedente che aveva designato lei e Carlo Fuortes), dovrebbe farla riflettere.
Bene, c’è qualcuno pronto a scommettere che invece la Soldi resterà imbullonata alla sua poltrona?
Vedrete che si accontenterà della solidarietà della consigliera Pd  Francesca Bria (che l’aveva già anticipata nell’indignazione per il “caso Saviano”, ma almeno lei è stata nominata dal parlamento e non dal MEF). E magari farà diffondere tramite agenzia il suo personale e badogliano “la guerra continua…”