RAI, Ruotolo le prova tutte per convincere la Schlein a nominarlo in CdA: l’attacco a Sergio per il“caso Americo Mancini”

RAI, Ruotolo le prova tutte per convincere la Schlein a nominarlo in CdA: l’attacco a Sergio per il“caso Americo Mancini”

27 aprile 2024

Il giornalista” tipologia protetta Usigrai”, Americo Mancini, invece di rispondere alla lettera dell’ufficio del personale della Rai, firmata come da procedure, dall’AD Sergio, l’ha passata a Sandro Ruotolo, aspirante consigliere del PD nel futuro consiglio Rai e responsabile informazione dello stesso PD. Forse questo grave comportamento del Mancini porterà nei suoi confronti ad una sanzione molto più pesante del previsto, ma non è questo il punto.

Perché Ruotolo ne approfitta subito per attaccate Sergio; prima sulle pagine del Fatto Quotidiano, e poi sulle agenzie di stampa. L’accusa? Due pesi e due misure. Sergio non avrebbe infatti sanzionato Paolo Corsini, preteso “censore” del monologo di Scurati (mai censurato, com’è ormai assodato) sull’attacco alla Meloni con la scusa del 25 Aprile. E invece ora starebbe sanzionando Mancini per un tweet ironico nei confronti di due colleghi vicini al neo sindacato Unirai.

Ruotolo – con enfasi – conclude che la Rai va cambiata separandola dal controllo dei partiti e che ciò costituisce un impegno del Partito Democratico.

A parte che l’AD Rai Sergio non c’entrava proprio nulla con il caso Scurati, almeno secondo quanto scritto dallo stesso giornale, è chiaro all’ineffabile Ruotolo che la sostituzione sua e del partito all’ufficio del personale di Rai, a procedimento in corso, è giusto quell’interferenza che vorrebbe combattere?

Intromettendosi nelle vicende interne degli uffici dell’azienda, il baffuto aspirante consigliere, infatti, mette in pratica esattamente quel controllo politico/partitico che dice di voler combattere.

Ma d’atra parte e’ proprio questa la logica del PD: amico degli amici e censore delle aziende.