Al Restaino-show, un assente “eccellente”: il CSM dell’Esercito, Farina; che c’è dietro?
Previsioni rispettate alla Caserma Gandin per lo spettacolare passaggio di consegne tra i generali Restaino (due stelle) e Di Giovanni (una) alla guida del Raggruppamento Autonomo della Difesa. Ma alla sproporzionata presenza nientemeno che del CHOD, Vecciarelli, ha fatto riscontro l’assenza dell’unico alto ufficiale che poteva (non doveva, poteva) avere un qualche interesse ad esserci: il CSM dell’Esercito, Farina.
Invece, non si è visto. E questa latitanza ha subito rinfocolato le voci secondo le quali esisterebbero dei contrasti tra il vertice della Difesa e quello dell’Esercito a proposito della scelta del nuovo sottocapo di Stato Maggiore. Problema che merita di essere trattato con dovizia di particolari e di cui Sassate si occuperà domani.
Per oggi, accontentiamoci del previsto Restaino-show, con l’allestimento di una tribuna da festa della forza armata (rimasta desolatamente vuota almeno per metà), una mobilitazione di militari assolutamente sproporzionata, pari a 6 compagnie da 54 (oltretutto nella giornata più calda di questa torrida settimana), naturalmente la banda musicale ed uno spreco di cibo che avrà fatto contenti -almeno si spera- i granatieri della Gandin.
Ma l’aspetto più sconcertante di questo passaggio di consegne, è la scoperta delle deleghe di cui Restaino potrà disporre come semplice numero due del Comando di Roma Capitale.
Si era parlato, in generale, di infrastrutture. Bene, invece, si è venuto a sapere che da lui dipenderà la gestione e la relativa manutenzione di tutti gli alloggi di servizio capitolini, circa quattromila. Non basta. Avrà anche analoga competenza sull’intera filiera di basi logistiche e soggiorni militari dell’intero territorio. Una vera pacchia.
Ce ne facciamo volentieri una ragione e continueremo a monitorare la spensierata attività del generale Restaino. Anche perché -notiziona fresca fresca- al MEF si sono stufati di veder ignorate le procedure che saltano a pie’ pari i vincoli del MIBA per la PA e si accingono a mettere in mora (minuscolo, eh) il Ministero della Difesa e lo stesso CHOD.