SANREMO E I 30MILA EURO BUTTATI DALLA RAI
Michelle Hunziker sarà pure bella, brava e simpatica. Ma che la Produzione Rai, guidata dall’inamovibile Roberto Cecatto, accetti di spendere 30mila euro per farla vestire dal marito durante il festival di Sanremo, è una vergogna che grida vendetta al cospetto di Dio. Perché lei indossa da anni i vestiti della maison di Tomaso Trussardi; perché del ritorno a pagamento del mitico Studio Marver, per qualcosa che già avviene gratis non c’era quindi alcun bisogno; perché stiamo parlando del compenso annuo di uno dei bravissimi costumisti interni della Rai, ancora una volta pagati per non far niente. Come succede, peraltro, a molte altre categorie di dipendenti della Produzione di viale Mazzini, sempre più spesso penalizzati dai “raccomandati” esterni. Usque tandem… Mario Orfeo? Usque tandem… Corte dei Conti?
LA SASSATA

LEONARDO, si delinea meglio il futuro vertice: due soli ViceDG (Ungaro e Gualdaroni) con Grasso equiparato a loro per supervisionare la “Corporate”; resta misterioso il ruolo di Peruzzi

Leonardo: l’autogoal di Profumo in difesa del contratto per le mense della Pellegrini
