Servizi/AISI: Parente strappa dal CISR una “proroga tecnica” per l’emergenza
Il generale-prefetto Mario Parente, ce l’ha fatta: resterà ancora per un po’ di tempo al vertice dell’AISI, il servizio di sicurezza anti-terrorismo. La proposta del premier Giuseppe Conte ai ministri del CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica), riunitosi questa sera, è quella della “proroga tecnica” di un anno. La motivazione, che alla fine ha fatto rientrare le resistenze del Quirinale (perplesso per una forzatura della legge sui servizi e quindi di un eventuale effetto di trascinamento per i vertici delle FFAA) è invece legata alle preoccupazioni per le possibili agitazioni politico-sociali del post-Covid 19. Il governo, insomma, ha ritenuto opportuno mantenere intatto il vertice dell’AISI in un momento particolarmente delicato per il Paese, soprattutto quando, in autunno, potrebbero esplodere proteste e azioni terroristiche di protesta per la prevista difficile situazione economica. I mugugni e le contrarietà per questa forzatura della legge, comunque, non mancano, sia all’interno della maggioranza, che tra le file dei partiti di opposizione. Ma Conte ha deciso di procedere lo stesso, ignorando le scadenze fissate dalla legge istitutiva dei nostri servizi segreti, che avrebbero impedito la proroga, ancorché “tecnica”, per Parente.