Vaticano: sarà quella di Parolin la prossima testa a rotolare nel paniere del Papa

Vaticano: sarà quella di Parolin la prossima testa a rotolare nel paniere del Papa

04 ottobre 2019

Se Papa Francesco sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi di sostituire perfino il “fedelissimo” cardinale Pietro Parolin alla guida della Segreteria di Stato, pur di fare davvero piazza pulita dopo gli scandali finanziari esplosi negli ultimi giorni (leggi qui), le indagini dei Promotori di Giustizia vaticani puntano decise a chiarire i rapporti tra l’ex-Sostituto Angelo Becciu e lo spregiudicato finanziere Raffaele Mincione.

Perché non sembra essere un caso che i legami tra gli Affari Generali e questo misterioso personaggio, figlio di un’umile portiera di Pomezia e diventato un po’ troppo rapidamente protagonista di grandi investimenti all’ombra della City londinese, coincidano proprio con la nomina di Becciu nel suo vecchio e delicatissimo incarico in Segreteria di  Stato (2011-2018).

E proprio da questi contatti con Mincione, ora alle prese con la scalata a CARIGE, sarebbe nato quell’investimento da 200 milioni di euro, nel fondo Athena Capital Global Opportunities, che ha portato all’acquisto – da parte del Vaticano – del megastabile di Chelsea al centro dell’inchiesta giudiziaria della Santa Sede.

A Parolin, invece, sarebbe imputata solo una “culpa in vigilando”. Tanto è vero che il Papa starebbe pensando – sulla scia di quanto deciso un anno e mezzo fa nei confronti di Becciu, al sorgere dei primi dubbi relativi ai suoi comportamenti sulle vicende Bambin Gesù-Gemelli e Mater Olbia – ad una sorta di “ridimensionamento” soft:  la nomina a Patriarca di Venezia. Dove, al momento, c’è un semplice arcivescovo mai innalzato al rango di cardinale, Francesco Moraglia, a suo tempo esiliato in laguna nell’ambito delle epurazioni riguardanti il circolo dei bertoniani di stretta osservanza.

Le voci fatte circolare in Vaticano parlano addirittura delle conseguenze di un’autonoma sollecitazione in questo senso manifestata a Francesco dallo stesso Parolin. Che non ha mai fatto una di quelle esperienze pastorali così care a Bergoglio e avrebbe anche manifestato il desiderio di stare più vicino all’anziana madre, residente a Verona. Senza contare, poi, che già ben due Patriarchi di Venezia, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I, sono poi diventati successori di Pietro…