A FdI non piacciono i lobbisti, ma allora che ci fa l’avvocato Cavuoti alla Struttura di Missione per le Politiche del Mare?
Non fa parte degli organici della Pubblica Amministrazione, eppure risulta dirigente della Struttura di Missione per le Politiche del mare che dipende dal ministro Nello Musumeci. Con tanto di cinque risorse (queste si della PA) assegnate al suo ufficio, in via dei Robilant 11.
Eppure l’avvocato Giuseppe Cavuoti è conosciuto più come lobbista per conto di aziende multinazionali che per particolari esperienze nel comparto marittimo. Non è una bassa insinuazione di Sassate, lo sbandiera proprio lui sul proprio curriculum, rintracciabile su Internet.
Eccone gli stralci più significativi: “…assiste principalmente società nazionali (quotate e non) finanziarie e multinazionali…ha maturato una solida esperienza nel prestare assistenza nelle controversie commerciali inerenti tutte le tipologie contrattuali…particolarmente attivo nel diritto commerciale e societario…prestando la propria assistenza prevalentemente a società multinazionali (aridaje! ndr.)…Etc etc
Ora, siccome questa Struttura di Missione ha come “mission” il supporto tecnico e amministrativo del Comitato Interministeriale per le politiche del Mare (CIPOM) e attende ancora la nomina del Coordinatore responsabile (Luca Vincenzo Maria Salamone e’ stato nel frattempo promosso DG dell’Agenzia Spaziale Italiana), l’avvocato Cavuoti ha assunto una sorta di “interim” che lo porta a diretto contatto con tutti gli imprenditori che operano all’interno del comparto marittimo.
Qui potrebbe nascere (se non è già nato) qualche problema di incompatibilità o di conflitto d’interesse, visti i molteplici contatti curati da Cavuoti nella vita professionale precedente. Perché, come diceva Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma …”.
Possibile che nessuno, neppure a Palazzo Chigi, se ne sia accorto?