Allarme anche in Italia per la crisi energetica tedesca: bollette presto in aumento e problema stoccaggio del gas

Allarme anche in Italia per la crisi energetica tedesca: bollette presto in aumento e problema stoccaggio del gas

14 dicembre 2024

Lo spettro della crisi energetica torna ad aleggiare sopra la testa dell’Europa. Nei giorni scorsi in Germania il prezzo dell’elettricità ha lambito i 400 euro/MWh, un livello molto vicino alla crisi del 2022. Le condizioni meteorologiche in Germania stanno causando quel fenomeno noto come “Dunkelflaute” (tempo freddo senza vento né sole) che rende impossibile ottenere energia da fonti eolica e solare. Ma, causa la folle decisione di smantellare i 22GW di produzione da fonte nucleare, il Paese si trova ora costretto ad aumentare fortemente le importazioni di energia da altri Paesi, con conseguente aumento di prezzi. Berlino insomma sta pagando a caro prezzo l’ideologia green che ha portato allo spegnimento delle centrali nucleari e l’eccessivo affidamento alle energie rinnovabili.

Il problema tuttavia supera i confini tedeschi. Tanto che in Norvegia è partita una campagna per smantellare i cavi elettrici sottomarini con l’Europa continentale.

Anche in Italia la situazione inizia a farsi nuovamente preoccupante visto il raggiungimento del prezzo dell’elettricità all’ingrosso a quasi 150/MWh nei giorni scorsi. Questo rialzo rischia di ampliare ulteriormente il differenziale di prezzo con paesi come la Francia e la Spagna che, beneficiando del nucleare, riescono a tenere molto più contenuti i prezzi energetici. Solo per fare un esempio, lo scorso mese il prezzo elettrico italiano è stato pari a 128,44 euro/MWh, 41% in più della Spagna e 135% in più della Francia.

Ma, al di là degli prossimi aumenti di prezzo che si faranno sentire sulle bollette degli italiani, il Governo dovrà presto gestire nei prossimi mesi un’altra criticità: quello dello stoccaggio di gas. Data la forte domanda di gas causata dalle temperature in linea con le medie stagionali (a differenza degli ultimi due inverni in cui il meteo era stato ben più clemente) è lecito attendersi che la stagione dello stoccaggio partirà su livelli di stock ben più bassi di quelli del 2024.

Alla domanda in aumento tuttavia corrisponderà un’offerta ridotta dato che a fine mese l’accordo di transito di gas Ucraina-Russia non verrà presumibilmente rinnovato. Proprio in previsione di nuove tensioni sul mercato del gas durante la prossima stagione dello stoccaggio, le scadenze sul mercato del gas relative all’estate 2025 sono pertanto oggi più care di quelle inverno 25/26 di circa 4 euro/MWh. Stoccare gas in sostanza oggi è antieconomico.

Dovrà insomma intervenire il Governo. Per Italia che dovrà stoccare circa 15 miliardi di metri cubi, ossia 158 TWh, i costi possono arrivare a €630 milioni (158.000.000 * 4), costi finanziamento esclusi.