Se non ci saranno colpi di scena (sempre possibili con un governo sorretto da una maggioranza cosi traballante), venerdì FS nominerà Cristiano Cannarsa nuovo amministratore delegato di ANAS.
Massimo Simonini non ce l’ha fatta a resistere (anche se il M5S sembra intenzionato a fare le barricate per farlo restare al suo posto) e i ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli hanno concordato sul fatto che per arrivare al rilancio dell’azienda fosse ormai indispensabile ricorrere ad un manager esterno.
Niente da fare per Ugo Dibennardo, dunque, ma soprattutto niente da fare per Roberto Massi, il responsabile della sicurezza interna che in queste ultime settimane si era particolarmente distinto nelle manovre di sostegno alla propria autocandidatura. Esponendosi talmente tanto da rendere ora perfino problematica la sua permanenza in via Monzambano con il nuovo ad. Almeno, queste sono le voci che corrono al MEF. E anche al MIT.
A Massi, oltre a contatti giudicati “inopportuni” con alcuni media (da lui negati recisamente), vengono addebitate varie iniziative sconvenienti. Ad esempio, una “caccia alle streghe” nei confronti del management e la stessa struttura di ANAS International, con interrogatori serrati che tradivano la sua provenienza dall’Arma dei Carabinieri e che hanno messo a disagio dirigenti e funzionari del tutto estranei alle presunte irregolarità gestionali della controllata. Ma che hanno però dato la stura a ricostruzioni giornalistiche del tutto fantasiose, con chiamata in causa di imprenditori raggiunti da schizzi di fango soltanto per aver avuto rapporti di amicizia con questo o quel manager pubblico o privato, in Italia e all’estero. Senza sottovalutare che accanto a questa azione moralizzatrice, sono spuntate anche promozioni del tutto discutibili tra i più stretti collaboratori del potente responsabile della sicurezza, oltretutto infarcite di pettegolezzi che certo non lo hanno aiutato nell’autocandidatura.
Di qui, appunto, la decisione di rivolgersi di nuovo all’esterno per la scelta del nuovo Ad di ANAS. E vincendo le resistenze dello stesso Cannarsa, particolarmente stimato al MEF e al MIT per l’eccellente lavoro fatto fin qui in CONSIP, dove peraltro il manager avrebbe voluto restare per concludere il rilancio aziendale dopo il ben noto scandalo.
Quindi torna Armani con il prestanome…
Abbiamo già provato sulla nostra pelle il rilancio del manager esterno..Sarà un caso che Cannarsa è stato in Terna quando c’era anche Armani…Anas è finita con la fusione Fs…questa è la verità..w il manager esterno Armani..
certo che MASSI ha fatto interrogatori…li faceva insieme a Barone..prossimo capo del personale..ha fregato pure la celico..MASSI e BARONE sono andati insieme anche Qatar per difendere ARMANI e i suoi amici fratelli libanesi…poi Massi ha promosso tutti i suoi amici…il marito della sua assistente è stato fatto dirigenti in questi giorni…
Chissà cosa ne pensano i grillini, che tanto avevano urlato contro AIE e l’uso spregiudicato di fondi.
Continuità quindi con i fondi esteri, passando adesso dalla BANCA CENTRALE DI SAN MARINO, paradiso fiscale in vetta al Monte Titano.
bravo P., ho visto che hai risolto l’anagramma
i grillini hanno fatto schifo in anas..tante chiacchiere e zero fatti…dopo un anno ritorna un amico di ARMANI…bah
…gli interrogatori venivano fatti insieme all’aristocratico conte..sono andati pure insieme in qatar…per difendere il loro amico ARMANI e libanesi vari…
Habemus Papam!
Simonini confermato.
Quindi Sinonimi è stato confermato?
Ciao
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