ANAS, vi stanno per fare la festa (?)

ANAS, vi stanno per fare la festa (?)

05 dicembre 2017

Entro l’anno, dovrebbe concretizzarsi la tanto decantata “fusione” (che poi fusione non è, visto che le parti restano soggetti giuridici a sé stanti) tra ANAS e Ferrovie dello Stato. E in via Monzambano ogni occasione è buona per festeggiare.

Per iniziare, l’11 dicembre si terrà l’annuale “giornata del cantoniere” per celebrare lo spirito aziendale che, mai come in questo periodo, ha bisogno di conforto e incoraggiamento. A fare gli onori di casa quest’anno sarà il giornalista Massimo Giletti, scappato dalla Rai e rifugiatosi a La7, che martedì ha incontrato Armani per definire la scaletta.

Ospiti Lillo&Greg che, oltre ad avere l’arduo compito di risollevare l’umore dei cantonieri che – tra neve da spalare e contratti part-time, hanno ben poco da ridere – calcolatrice alla mano (se provengono dalla solita agenzia che “rifornisce” l’Anas di vip per ogni occasione) al contribuente saranno costati almeno una decina di migliaia di euro.

A saperlo sarei venuta io. Ovviamente gratis. Di sicuro i cantonieri avrebbero apprezzato di più e ANAS avrebbe risparmiato quei soldi (nostri).

Il 14 dicembre, invece, dovrebbe tenersi un mega evento per celebrare l’incorporazione di ANAS in Ferrovie dello Stato che, stando a quanto dichiarato da Armani e Delrio, dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’anno.

In questo matrimonio ANAS porta in dote la bellezza di 9 miliardi di euro di contenzioso. Ed è proprio questo “dettaglio” che ha fatto ritardare le operazioni (i contabili di FS stanno ancora cercando di riprendersi). Ma che importa, festeggiamo, no?

Ovviamente non si è badato a spese. Tanto paga Mazzoncini, visto che (almeno per ora) ANAS è nel perimetro della PA e non può buttare via i soldi in sciocche futilità. Almeno non in maniera così sfrontata. Col nuovo anno, invece, quando si concretizzerà l’incorporazione di ANAS con FS (grazie alla zelante opera del MEF) con buona pace della Legge Madia, ci si potrà finalmente dare alla pazza gioia.

L’anno nuovo comporterà anche l’uscita di scena di Gianni V. Armani (che, diciamocelo, nonostante la buonafede e la buona volontà ha decisamente deluso) visto che il suo mandato scadrà a maggio 2018. Ma probabilmente già da subito il suo ruolo sarà ridimensionato, visto che difficilmente quella primadonna di Mazzoncini avrà voglia di condividere la sua poltrona.

Una volta andato via Armani, tutto il carrozzone passerà comunque nelle mani di FS. Ma noi siamo sicuri che l’ex consulente di Massimo D’Alema, l’ingegnere col pallino delle fusioni e delle acquisizioni, farà lavorare le due maggiori stazioni appaltanti italiane in perfetta sinergia, non una (indovinate quale) a discapito dell’altra.

Ci starebbe bene anche un punto interrogativo, mettetecelo voi se volete.