ANAS, chi viene e chi va

ANAS, chi viene e chi va

20 dicembre 2018

Come anticipato da Sassate.it lo scorso 12 dicembre, Massimo Simonini si accinge a sedersi sulla scomodissima poltrona di Ad dell’ANAS. Domani la conferma.

Non ce ne voglia, ma continuiamo ad essere alquanto dubbiosi sulla bontà di questa decisione. Anche perché, per riuscire a mettere davvero ordine in quel disastro che è l’Anas, probabilmente ci vorrebbero almeno dieci cloni di Raffaele Cantone. Tuttavia, fatta salva l’onestà intellettuale e la buona volontà, sulle quali non abbiamo elementi per confutarle, Simonini non è sicuramente una prima scelta.

Possibile che tra tanti dirigenti – e in via Monzambano, fidatevi, di professionisti competenti ce ne sono tanti – si sia dovuto ripiegare su una figura di quart’ordine (pardon, quarto livello)?
Certo, lui può vantare, come dire, relazioni importanti. E si sa quanto contino le “PR” in certi ambienti.

Tuttavia Simonini jr è carente di competenze. E non ce ne voglia se continuiamo a ribadirlo. Ma abbiamo visto manager saputelli fallire miseramente. Figuriamoci chi parte già con un curriculum striminzito che potrà mai combinare. A meno che non si limiti a fare da “comparsa”, mettendo in pratica decisioni prese da altri (cogliamo l’occasione per salutare tutta la vecchia guardia). Chissà.

Intanto, pare che lo snobbato Ugo Dibennardo stia meditando di salire in carrozza (Trenord?) e dirigersi verso altri orizzonti. Possibilmente più riconoscenti.