L’inaugurazione dell’anno giudiziario e le emergenze alla moda
Fake news, frodi informatiche, femminicidio, stalking e baby gang. L’apertura del discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione da parte del primo presidente Giovanni Mammone sembra quella del tg de La7. O una puntata de “La vita in diretta”.
Il terrorismo islamico, la criminalità organizzata e l’immigrazione possono attendere: si mettano in coda. Emergenze giudiziarie quelle indicate da Mammone? Forse. Di certo sono di moda.
Quella del politically correct e del dibattito da talk show. Eppure era il settantesimo anno dal varo della Costituzione.
A questo si è ridotto questo rito di inaugurazione che il fascismo a un certo punto – forse non a torto – aveva persino deciso di sopprimere.
A inseguire le mode parolaie del giornalismo più deteriore pur di godere di un quarto d’ora di celebrità.
Le altre problematiche giudiziarie, quelle vere e incancrenite da decenni di cattiva amministrazione della giustizia, compresa la situazione dello stato di diritto e delle carceri, vengono dopo. Non sono “notiziabili”.
In compenso da quest’anno alle varie inaugurazioni dell’anno giudiziario, comprese quelle dei distretti di corte d’appello che si svolgeranno da domani, ci saranno gli studenti.
All’insegna del “come t’indottrino il pupo”.