Autostrade/Benetton: promemoria per il governo e Cassa Depositi e Prestiti

Che fine hanno fatto le estenuanti trattative per la cessione di Autostrade? Per chi ha la memoria corta e magari per qualche “anima bella” che ancora cerca di sostenere sui media la causa dei prodi (absit iniuria verbis, eh!) Benetton, vale la pena di ricordare quanto segue:

1. Benetton ha preteso, e ottenuto, il non inserimento delle autostrade fra le strutture strategiche del Paese.

2. Benetton ha preteso, e ottenuto, l’aumento automatico del pedaggio per l’anno successivo se l’anno precedente vi fosse stato un calo del traffico autostradale per qualsiasi motivo, ottenendo così un indebito arricchimento, vietato dall’art. 2041 del codice civile
(sarebbe interessante sapere quali aumenti avrebbero chiesto con il covid…)

3. Benetton ha preteso, e ottenuto, con l’indebito arricchimento la disapplicazione dell’art. 1469 del cod. civ., ovvero l’alea d’impresa.

4. Benetton ha preteso, e ottenuto, la disapplicazione dell’art. 2555 del cod. civile, rischio d’impresa. (Autostrade: clienti da spremere il più possibile…)

5. Benetton ha preteso, e ottenuto, di agire al di fuori dell’art. 2082 del cod. civile. (tipico dei poteri forti/outlaw).

6. Benetton ha preteso, e ottenuto, il segreto di Stato sulle condizioni di cui sopra al fine di non vedersi applicato l’art. 1341 del cod. civ., clausole vessatorie/capestro, dalla noiosa ingerenza della Magistratura.

7. Benetton ha preteso, riuscendoci, di redigere un contratto disapplicando l’art. 1337 del cod. civile – Obbligo della buonafede nelle trattative precontrattuali in attuate fra le parti contraenti.

8. Benetton voleva nascondere, riuscendoci, che la percentuale destinata alla manutenzione era la minima parte degli introiti annuali, tutto il resto doveva essere “cedola da staccare”.

9. Benetton con il segreto di Stato voleva nascondere, riuscendoci, le condizioni contrattuali alla visione della CONSOB, (e chissenefrega del covid) dei profitti “sempre certi / sempre maggiori” dei pochi azionisti che sapevano delle speciali condizioni privilegiate secretate del contratto di concessione.

10. LA CONSOB non ha mai segnalato alla Magistratura l’anomalia di una Società titolare di concessione governativa non strategica con contratto coperto da segreto di Stato; tale prerogativa è riservata alle Società produttrici di armamenti e/o relative alla sicurezza nazionale.

11. Solo dopo il crollo del ponte e’ stato scoperto la classificazione del segreto di Stato della concessione e rese pubbliche le condizioni capestro/vessatorie; solo dopo qualche giorno gli avvocati di Benetton hanno inviato la nota lettera di “ingiunzione” di tacere al Presidente del Consiglio e al Parlamento.

12. Benetton per acquisire la concessione delle autostrade italiane ha imposto al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Trasporti, le condizioni delle clausole segrete quale “conditio sine qua non“ per la concessione di cui sopra: si sono verificate pertanto la coartazione
di cui agli artt. 338 – 342 del codice penale, in quanto attuate da 2 o più persone (avvocati di Benetton) in forza dell’art. 610 del codice penale, sia presso la sede del Ministero dei Trasporti sia presso l’Uff. del Presidente del Consiglio.

13. Benetton nel mese di luglio 2020 ha dichiarato di avere il “massimo rispetto per le Istituzioni Pubbliche”: tale affermazione, per quanto sopra attuato, risulta ovviamente surrettizia: mente sapendo di mentire.

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