Bain Capital non può lavorare con la Lega. Ecco lo sgarbo di Lotito al dottor Letta

Bain Capital non può lavorare con la Lega. Ecco lo sgarbo di Lotito al dottor Letta

08 aprile 2024
Purtroppo per i tifosi laziali l’anno non è dei migliori, ma per il loro Presidente Claudio Lotito le cose vanno a gonfie vele. In questi mesi ha visto infatti crescere di molto la sua influenza, dentro e fuori i palazzi della politica. Riesce sempre ad ottenere ciò che vuole e per ottenerlo crea scompiglio facendo agitare i suoi colleghi parlamentari e i suoi colleghi in lega serie A (adesso che ha il tesserino di parlamentare entra ed esce dai ministeri facendo “le poste”, come direbbe lui, ai ministri pur di farsi dire sí da tutti). E ormai Lotito è cresciuto a tal punto da bloccare i giochi dell’eminenza azzurra di Forza Italia, Gianni Letta, che nonostante la lunghissima esperienza e l’infinita rete relazionale, non riesce a piegare le volontà del patrón laziale.
È il segno dei tempi, decadenti. Sì, perché il buon Letta per aiutare i soliti fondi internazionali pronti a fare shopping in Italia come è costume ha chiamato il Presidente della Lazio per perorare la causa della società Deltratre di proprietà di uno dei più importanti fondi americani (Bain Capital) ma in cambio ha ricevuto una semplice risposta: no! Deltatrè, che si occupa della gestione tecnico-tecnologica della trasmissione degli eventi in particolare sportivi, voleva iniziare a lavorare con la Lega Calcio, ma non risponde agli ordini di Lotito. E così il laziale ha fatto muro. Letta è sempre stato un punto di riferimento dai tempi del suo incarico di consulente alla Goldman Sachs, la banca più importante e potente del mondo, proprio come fece Mario Draghi dopo la sua esperienza al Tesoro. Quanto è piccolo il mondo. Ma i tempi sono cambiati e l’eleganza di Letta viene messa da parte prepotentemente dal pragmatismo di Lotito, da sempre fautore della filosofia “pagare moneta, vedere cammello”. Forse a questi fondi così impegnati nel fare investimenti in Italia andrebbe suggerito di ingaggiare qualcuno dai metodi più “lotitiani”, quelli sí che saprebbero come gestire i processi e i contratti della Lega.