Beppe Grillo e la completezza dell’informazione
C’è un Grillo buono (e utile) e un Grillo cattivo (e quindi da ignorare). Quello buono (e utile) è quello che rilancia il movimentismo con la proposta di un referendum popolare per l’uscita dall’euro. E quindi “sconfessa” la linea dell’M5S governista e in doppiopetto di Luigi Di Maio. Grande risalto da parte di tutti i media. Giusto, e’ una notizia. Che peraltro fa molto comodo per mettere in imbarazzo il “capo politico”. Poi, però, se sullo stesso blog Grillo si schiera senza se e senza ma accanto a Vincenzo Onorato, nella sua battaglia per la difesa dei marittimi italiani disoccupati e contro gli armatori che preferiscono sfruttare quelli extra-comunitari, allora il silenzio è d’obbligo. Lo avevano già fatto quando un’analoga presa di posizione era arrivata dalla leader di “Fratelli d’Italia”, Giorgia Meloni. E oggi questi media, sempre pronti a rivendicare la libertà di stampa e a dare lezioni a tutti sulla completezza dell’informazione, si ripetono. Per poi indignarsi se Grillo, nauseato dalla loro faziosità, arriva a dire che gli piacerebbe mangiare i giornalisti, così da poterli dopo rigettare. Con questi comportamenti, è il minimo che si meritano.