
Calenda smentito da Eurostat e ARERA: ovvero, quando la propaganda ignora i veri numeri dell’energia
C’è un limite alla faccia tosta, ma ormai Carlo Calenda lo ha superato da un pezzo. Da settimane, l’ex ministro e attuale leader del partito dei salotti bene continua a ripetere la solita litania: “In Italia l’energia costa troppo per colpa delle reti, dello Stato, dei soliti incompetenti”. Peccato che, come spesso accade quando parla Calenda, la realtà sia esattamente l’opposto.
Basterebbe aprire l’ultima Relazione annuale ARERA 2025 o i dati Eurostat per scoprire che gli oneri di rete in Italia sono tra i più bassi d’Europa. Sì, avete letto bene: più bassi della Francia, molto più bassi della Germania, e comunque circa il 20% inferiori alla media europea. Altro che “tasse occulte in bolletta”, come va blaterando l’ex ministro da talk show.
Secondo i dati ufficiali (vedi tabella) gli oneri di rete – cioè la parte della tariffa che serve a mantenere e gestire il sistema elettrico – rappresentano solo il 17% per le famiglie e l’11% per le imprese. E questa efficienza, udite udite, fa risparmiare ai consumatori italiani circa 3 miliardi di euro all’anno rispetto ai cittadini europei.
Il vero problema, semmai, è altrove: la componente energia, che in Italia costa di più per la maggiore dipendenza dal gas naturale. Ma qui non si tratta di inefficienza nazionale, bensì di una scelta strutturale che deriva da vent’anni di assenza di politica energetica seria – quella che proprio Calenda, quando poteva fare qualcosa, non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Invece di prendersela con le reti – che, numeri alla mano, funzionano meglio della media UE – Calenda farebbe bene a spiegare come mai durante il suo mandato da ministro dello Sviluppo l’Italia sia rimasta senza un piano per ridurre la dipendenza dal gas e senza una strategia industriale coerente sull’elettricità.
Ma si sa: per chi vive di comparsate televisive e slogan, la realtà dei numeri è solo un fastidio da nascondere. In questo caso, però, i numeri dicono che l’inaffidabile non è chi gestisce le reti, ma chi parla senza sapere di cosa parla.
| Paese | Valore |
|---|---|
| Italia | 6,23 |
| Francia | 6,65 |
| Germania | 12,17 |
| Media UE | 7,91 |
| Paese | Valore |
|---|---|
| Italia | 2,98 |
| Francia | 3,56 |
| Germania | 5,58 |
| Media UE | 3,74 |
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