Leggere i resoconti dei due convegni di Milano (Prodi-Ruffini) e Orvieto (Gentiloni) sulla chiamata alle armi dei cattolici del Pd contro la svolta sempre più a sinistra della Schlein, è molto istruttivo. Per avere un panorama completo della faziosità dei più autorevoli (si fa per dire) media della carta stampata su come vengano trattati i problemi del centrosinistra.

Se ci fossero stati contemporaneamente due appuntamenti simili e simultanei sulla situazione interna di Fratelli d’Italia, ve l’immaginate le paginate per sottolineare le “spaccature” e le “lacerazioni” del partito di Giorgia Meloni? Con tanto di nascita delle correnti di minoranza… naturalmente filo-fasciste.

Invece, se si parla del principale partito di opposizione, è tutto un balletto solo di idee, proposte, confronti dialettici, programmi “costruttivi” e via beatificando. I due ex-premier sono solo portatori di suggerimenti. La segreteria e la linea politica della Schlein non sono minimamente in discussione, ci mancherebbe… Nessun nuovo partito che possa raccogliere rottami e rottamatori della vecchia DC: indietro non si torna!

Certo, come no. E mi raccomando: nei “giornaloni”, tutti in ginocchio.