
ChatControl: l’Europa vuole leggere i tuoi messaggi privati
Adesso la speranza è che il governo intervenga rapidamente per impedire questa follia. Perché di follia si tratta.
Il progetto ChatControl, presentato come regolamento per “prevenire l’abuso sui minori online”, è in realtà il cavallo di Troia di una sorveglianza di massa permanente.
Dietro la facciata del bene comune, Bruxelles intende autorizzare piattaforme e provider a scansionare ogni messaggio privato — chat, e-mail, foto, allegati — alla ricerca di contenuti “sospetti”.
In pratica, ogni cittadino europeo verrebbe monitorato da algoritmi di intelligenza artificiale che filtrano parole chiave e comportamenti “anomali”. Una misura che calpesta il diritto alla riservatezza sancito dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e apre la porta al controllo politico preventivo.
Nessuno nega la necessità di combattere i reati pedopornografici, ma la sproporzione dello strumento è abissale: è come installare una telecamera in ogni casa per prevenire i furti. Una volta introdotto il principio che “tutti possono essere controllati per il bene di tutti”, nessuno potrà più fermare l’estensione del controllo ad altri ambiti: opinioni politiche, messaggi sgraditi, ironie fuori tono.
Peggio ancora, ChatControl metterebbe fine alla crittografia end-to-end, obbligando servizi come Whatsapp, Signal o Telegram a indebolire la sicurezza dei propri utenti.
Significa che lo Stato europeo avrebbe una chiave per entrare in ogni conversazione privata, trasformando l’intera infrastruttura digitale in un gigantesco panopticon.
Non a caso, Germania, Austria e Polonia hanno sollevato dubbi di costituzionalità, ricordando che la Corte di giustizia UE ha già bocciato sistemi di sorveglianza generalizzata.
Ma da Roma regna il silenzio. Nessuna posizione ufficiale, nessuna linea rossa.
Serve invece una reazione immediata.
Il governo Meloni deve opporsi apertamente: la sicurezza dei minori non può diventare la scusa per schedare l’intera popolazione europea.
Perché una volta creata l’infrastruttura di controllo, nessuno potrà più spegnerla.
Oggi ChatControl si presenta come uno scudo morale. Domani sarà l’occhio elettronico che decide cosa è lecito dire, scrivere o pensare.
E allora sì, sarà troppo tardi per parlare di libertà.