CONFINDUSTRIA, la Marcegaglia ci prova ancora: vuole il “suo” Garrone presidente (sognando di prendere l’ex-ILVA)
Non era Natale, neppure Capodanno. Ma ad ogni modo a Pasqua è andata in scena la lotteria di Confindustria. Gli aspiranti pretendenti alla poltrona più alta degli industriali italiani sono alle prese col pallottoliere per capire quanti scriveranno Garrone e quanti Orsini sulla scheda. Girandole di telefonate, tra un augurio e un “in bocca al lupo!”. Orsini sta a 108, no sta a 100, macché sta a 106 preferenze. Ma cambiando l’ordine dei votanti, per ora, il risultato non cambia: il ligure sta sotto.
Intanto siamo ormai a meno tre giorni dal gran Consiglio Generale. Il tempo stringe. Garrone deve correre e a spingerlo da dietro c’è un peso massimo: Emma Marcegaglia. Da più di 10 anni la signora dell’Acciaio fa il bello e il cattivo tempo in viale dell’Astronomia. Anche questa volta vuole dare le carte. E’ lei che si è inventata la candidatura del patron di Erg ed è lei che si sta dimenando per aiutarlo. Del resto il presidente del Sole 24 Ore fino a qualche mese fa non ci pensava nemmeno a mettersi in corsa.
La Signora dell’Acciaio gli ha chiesto di impegnarsi in nome di tutti gli imprenditori quando ha saputo della discesa in campo di Tonino Gozzi, suo concorrente con la Duferco. Lei, ex presidente di Confindustria e grande tessitrice delle relazioni industriali in Italia e dell’Italia con l’estero, aveva visto Gozzi come una minaccia troppo grande ai suoi progetti. Soprattutto ora che si sta avviando una fase decisiva per il futuro dell’Ilva su cui, è noto, vuole mettere il proprio cappello.
Così, aveva visto in Garrone il cavallo da far correre e da cavalcare per gestire le prossime delicate partite che riguardano anche l’acciaio. Non è un caso se qualche maligno abbia sussurrato in via dell’Astronomia che se salisse Garrone al timone si potrebbe assistere più a un Marcegaglia-bis che alla nascita di un nuovo risorgimento di Confindustria.
Per conto di Garrone la Marcegaglia ha infatti già negoziato alleanze e pensato a mezza squadra da piazzare. Nella sua lista dei desideri c’è il recupero dell’amico di sempre Alberto Marenghi, a cui Garrone ha già garantito una fortissima vicepresidenza. E ora, con Gozzi fuori dai giochi, la strategia di Marcegaglia si sta cristallizzando.
C’è solo un problema: il tabellone della lotteria di Pasqua segna ancora Orsini in vantaggio. Ma a lei poco importa, di risorse ne ha tante e tra poche ore sarà chiaro, quando sfodererà la carta degli industriali di Brescia che si riuniranno in consiglio. Emma vuole urlare ancora che il Sistema è più forte. Ed è il suo.