In un colpo solo e in gran segreto fino all’ultimo, il governo sta per ridisegnare i vertici delle Forze Armate. Nel Consiglio dei Ministri appena iniziato, verrà nominato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa al posto del generale Enzo Vecciarelli, l’ammiraglio Enrico Credendino Capo di Stato Maggiore della Marina (e sarà sostituito dal collega Aurelio De Carolis al Comando della Squadra Navale), mentre il generale Luca Goretti diventa CSM dell’Aeronautica prendendo il posto di Alberto Rosso.
Dopo il “blitz” della modifica normativa (già anticipata da Sassate) che consentirà alla Marina di veder rispettato il “criterio di rotazione” tra le tre Forze Armate principali al vertice della Difesa, Draghi ed il ministro Guerini ne mettono dunque a segno un altro. E se Cavo Dragone, malgrado l’età (resterà in carica fino si 67 anni) ha “bruciato” sul filo di lana il favoritissimo CSM dell’Esercito, Pietro Serino, l’ammiraglio Credendino scavalca i più anziani parigrado Carlo Massagli (attuale vicedirettore dell’AISE) e Dario Giacomin ( fino ad ora vicesegretario generale della Difesa e della DNA, destinato probabilmente ad un incarico all’estero). Abbastanza scontata era invece la scelta del generale di squadra aerea Goretti per la successione a Rosso (che tra l’altro ha ancora un anno prima di essere colpito dai limiti d’età). Resta ora da vedere quale sarà il nuovo incarico del generale Candotti. Per lui si parla del COVI ma anche di prendere il posto di Giacomin.