“Difesa: la scure della censura Pinotti-Graziano & C. su De Giorgi e FLP parte all’attacco”
Altro che “spectre”, siamo a quel tipo di censura che soltanto i paesi comunisti mettevano in pratica per impedire la circolazione delle notizie e dei pareri scomodi. Perché ciò che sta avvenendo nei palazzi delle Forze Armate, dopo le feroci critiche rivolte al vertice della Difesa dall’ex capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ha francamente dell’incredibile.
Cosa ha fatto di tanto grave De Giorgi per veder ignorate da tutte le rassegne stampa di via XX Settembre, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, le sue contestazioni a quanto previsto dal ddl applicativo del Libro Bianco? Ha diffamato la ministra Pinotti-Pinocchia? Ha oltraggiato il “generalissimo” Graziano-Badoglio?
Macché. Prima in occasione di un varo e poi in una intervista a “il Giornale”, ha riassunto e sottolineato con la franchezza che lo ha sempre contraddistinto, i motivi dei malumori all’interno delle Forze Armate (e anche del personale civile) per la tanto strombazzata riorganizzazione voluta dal tandem al vertice della Difesa.
Certo, l’ex capo di Stato Maggiore della Marina non è stato tenero nei giudizi. Ma siamo arrivati al punto che alle critiche non si controbatte, ma le si censurano direttamente? D’altra parte, quando si affidano le responsabilità della comunicazione e dei rapporti con la stampa non a dei professionisti, ma a dei generali o comunque a degli alti ufficiali delle varie armi, questo è ciò che può capitare.
Basta prendere ad esempio l’arroganza con la quale il generale Adriano Graziani, capo Ufficio Pubblica Informazione della Difesa, ha replicato -sempre a “il Giornale”, che lamentava il mancato inserimento degli articoli critici in rassegna stampa- : “Non tutti gli articoli è obbligatorio vadano in rassegna, che è interna, ma se ci sono articoli che riguardano la Difesa, vanno quelli che hanno qualche elemento di novità”.
E le critiche di De Giorgi, generale Graziani, non avevano elementi di novità e di riflessione? No, eh…
Ecco, così funziona la “spectre” che controlla l’informazione alla Difesa. E dica, generale Graziani, la censura delle critiche dell’ammiraglio De Giorgi si estende autonomamente alle rassegne stampa delle varie forze armate, oppure partono delle telefonate ad hoc da parte dei suoi uffici? Perché il sospetto, a questo punto, è più che legittimo.
Nel frattempo, la FLP Difesa conferma lo stato d’agitazione e vara il programma di mobilitazione dei propri iscritti dopo aver giudicato “gravemente insoddisfacenti” le risposte della Pinotti e del suo fidato “generalissimo” Graziano alle richieste sindacali, disattese da entrambi. Ma sicuramente, anche questa presa di posizione non finirà in rassegna stampa, non contenendo gli “elementi di novità” tanto cari al generale a capo della “spectre” della Difesa.