Difesa: pure il COCER negli intrighi per favorire Massagli contro Treu al vertice della Marina
Pur di impedire ad Elisabetta Trenta di nominare il Capo di Stato Maggiore della Marina che ritiene più adatto, cioè l’ammiraglio Paolo Treu, sta accadendo veramente di tutto.
Passino le pressioni di Giuseppe Conte e della Lega in favore del consigliere militare del premier, Carlo Massagli. E passino quelle non meno insistenti del Quirinale per “recuperare” nella terna, al posto di Dario Giacomin, il capo del COI, Giuseppe Cavo Dragone, che però avrebbe davanti a se’ soltanto pochi mesi per guidare la forza armata.
Ma che ora si debba sopportare, per la prima volta, anche l’interferenza del COCER Marina a sostegno sempre di Massagli, sembra francamente fuori luogo. Eppure, sta succedendo anche questo, grazie all’intraprendenza e alla sfacciataggine di un sottufficiale delle Capitanerie di Porto, tale Ciavarelli, che sta facendo il diavolo a quattro per far sapere alla politica la preferenza (non si sa se soltanto sua o dell’intero COCER Marina e sarebbe ancora più grave) per il consigliere militare del premier.
Una vergogna assoluta, che comunque ben si sposa con il tifo dell’Aeronautica sempre per Massagli, in modo tale da poter poi rivendicare quel ruolo a Palazzo Chigi. E sembra così più di stare al mercato che all’interno dei palazzi militari. La speranza, per il bene della Marina, è che la ministra della Difesa riesca a tenere la schiena dritta.
Essendosi impegnata, nei mesi scorsi, ad interrompere la pessima abitudine -diventata prassi- di nominare ai vertici delle Forze Armate capi di gabinetto o consiglieri militari. L’ultimo ed infelice caso, doveva restare quello del generale Alberto Rosso, CSM proprio dell’Aeronautica.