Difesa, Goretti dopo la “Pace di Pantelleria” riorganizza l’Aeronautica

Difesa, Goretti dopo la “Pace di Pantelleria” riorganizza l’Aeronautica

11 febbraio 2022

Firmata la “Pace di Pantelleria” dopo la guerra con la Marina sugli F35B (grazie alla opportuna “mediazione” del Chod Cavo Dragone), il generale Goretti sta riorganizzando l’Aeronautica. Come SCSM ha scelto il collega Colagrande, sostituendolo con Frigerio nella responsabilità delle Scuole. E, poco alla volta, sembra deciso a riportare quell’ordine messo a dura prova dalle vecchie influenze sul predecessore Rosso dal “tandem” Vecciarelli-Presicce. La paralisi per mesi della Commissione di vertice dell’Arma Azzurra, imposta dal vecchio CSMD pur di consentire al suo “pupillo” Presicce di scavalcare generali più meritevoli di lui per il conseguimento della terza stella, sembra ormai un lontano ricordo. Vecciarelli è uscito dai radar, anche a causa della squallida inchiesta giudiziaria in cui è rimasto invischiato, Rosso attende in disparte di essere colpito dai limiti d’età e l’ex-capo staff si gode il frutto degli intrighi in suo favore come responsabile della sicurezza di ITA. Complimentoni.
Così, su queste macerie che hanno messo a dura prova la stabilità interna dell’Aeronautica, terremotata anche dallo scandalo che ha colpito i vari livelli dell’Ispettorato, il povero Goretti si è messo all’opera di buzzo buono cominciando a portare a casa significativi successi. Ha subito trovato un’ottima intesa con il nuovo CSMD, l’ammiraglio Cavo Dragone e con il suo successore al vertice della Marina, Credendino. Ne fa fede il recente filmato dell’ANSA a Pantelleria e che ha subito fatto il giro di tutte le Forze Armate. È la migliore dimostrazione dell’accordo raggiunto sul “gioco di squadra” (espressione usata proprio da Goretti) di Aeronautica e Marina sulla spartizione, utilizzazione e localizzazione di base degli F35B che Vecciarelli voleva prioritariamente per l’Arma Azzurra. E la presenza sull’isola siciliana, per l’esercitazione congiunta, del Chod testimonia il nuovo clima di collaborazione creatosi sia alla Difesa che tra le due forze armate “rivali”. Proprio niente a che vedere con quello respirato ai tempi di Vecciarelli.