Difesa, la lunga corsa del generale Masiello verso le poltrone di CSME e CHOD

Difesa, la lunga corsa del generale Masiello verso le poltrone di CSME e CHOD

16 ottobre 2023

Se l’ammiraglio Cavo Dragone manterrà a tutti i costi il discusso (e discutibile) progetto di insediarsi a Bruxelles come Chair delle forze NATO solo a metà gennaio del 2025, il suo successore come CSMD italiano non potrà che essere il generale Carmine Masiello. L’8 ottobre del ‘24, infatti, scadrà il mandato triennale dell’attuale Segretario Generale e Direttore Nazionale Armamenti, Luciano Portolano, l’unico altro alto ufficiale in grado di competere per l’incarico. E Masiello avrebbe automaticamente via libera per sostituire Cavo Dragone.
Sarà davvero così? A meno di una “moral suasion” da parte del Quirinale, per convincere il CHOD che non sarebbe certo molto opportuno arrivare alla guida del NMC senza aver prima ben  studiato compiti, meccanismi e dossier che lo attendono nel nuovo incarico, è questa l’ipotesi più accreditata. Con un probabile passaggio intermedio, per Masiello, anche sulla poltrona di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (a fine febbraio lasciata libera dal generale Pietro Serino).
A rendere verosimile questo scenario, c’è un curioso indizio. Masiello, attuale SCSMD, in passato si è sempre dato molto da fare per raggiungere vari obiettivi di carriera. Di questi tempi, invece, preferisce stare molto defilato e lavorare sodo. Tanto che nei palazzi di via XX Settembre, circola questo paragone: “Cavo Dragone si comporta un po’ come il presidente di una grande azienda ed è Masiello a svolgere i ben più gravosi compiti di amministratore delegato”. Un complimento non da poco.
Vediamo comunque, nel dettaglio, i possibili passaggi dei prossimi mesi.
Primo step, come s’e’ detto, febbraio. Per la successione di Serino, concorreranno in tre, massimo quattro pretendenti: i generali Figliuolo (ora alla guida del COVI, ma impegnato anche come Commissario Straordinario in Emilia Romagna), Camporeale (COMFOTER), Miglietta (JFC Brunssum) e, appunto, Masiello. Quest’ultimo, però, ha anche il vantaggio di essere il più giovane (è del’63) e quindi in grado di garantire il mandato triennale pieno, senza prolungamenti.
Secondo step (sempre che non ci siano interventi Quirinale, come peraltro già avvenuto in passato proprio per privilegiare la carriera di Cavo Dragone), settembre/ottobre. Quando dovranno lasciare i rispettivi incarichi sia Portolano che l’ammiraglio Giacomin (che invece avrebbe potuto rilevarlo a SegreDifesa e DNA). Se l’attuale CHOD terrà il punto, vale a dire restare in carica fino alla scadenza del suo mandato, per loro non ci potranno essere altri traguardi di carriera.
Terzo ed ultimo step: 6 novembre, data di scadenza del mandato triennale di Cavo Dragone. A questo punto, Masiello -tanto più se nel frattempo sarà diventato CSME (ma comunque già insignito ora della quarta stella “funzionale”- non avrà rivali nella corsa a CHOD.