Difesa, la “rivoluzione” del generale Masiello: dai “ricambi” a tempo di record alle consumazioni gratis al bar per la festa dell’Esercito
Il Generale Carmine Masiello da quando si è insediato come Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (SME) ne sta combinando di tutti i colori. Almeno è ciò che pensano quelli che a “Palazzo” hanno messo le radici e che oggi, invece, temono di dover traslocare in “tempo zero”. Il Generale, infatti, sta ribaltando – non solo nelle intenzioni – certe usanze e prassi, care a chi finora ha goduto di posizioni privilegiate all’interno della Forza Armata.
Prima ci sono state alcune sostituzioni eccellenti, avvenute ai massimi livelli e in appena 72 ore, poi il “corridoio del capo” si è trasformato da una sorta di Carnevale di Rio in un cimitero (non vola una mosca, mentre in passato erano costanti gli schiamazzi e i bighellonamenti). Infine, Masiello l’ha fatta grossa: in occasione del 163esimo anniversario dell’Esercito, il Generale ha pensato bene di fare personalmente gli auguri a tutto il personale del suo ufficio e di lasciare il conto aperto alla bouvette per l’intera giornata. L’intenzione era buona: rottura con le rigide e dubbie procedure del passato per creare un clima di distensione e di autentica festa per l’anniversario.
La voce, però, si è sparsa velocemente in tutta la Forza Armata e ha causato parecchi mal di pancia tra gli esclusi. Ciò, in quanto il gesto di Masiello sembra sia rimasto isolato e non abbia avuto seguito tra gli alti comandanti dei reparti e delle unità dell’Esercito. Ci sono anche alcuni scherzosi malpensanti, che ritengono sia stata una mossa scientemente voluta.
Obiettivo: evitare che si esauriscano i fondi del suo staff prima che sia ordinato il tradizionale ritratto del capo di SME, come accaduto invece al suo predecessore il generale Pietro Serino, finora l’unico grande assente dalla “Parete dei Capi”. Comunque, la celebrazione dell’anniversario dell’Esercito è stata un successo, vista la partecipazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro della Difesa Guido Crosetto.