Difesa, Luongo è il nuovo Comandante Generale dei Carabinieri: successo personale di Crosetto

Difesa, Luongo è il nuovo Comandante Generale dei Carabinieri: successo personale di Crosetto

12 novembre 2024

Adesso che il Consiglio dei Ministri l’ha nominato, vale la pena di fare qualche considerazione sul nuovo Comandante Generale dei Carabinieri, Salvatore Luongo. Anche per sottolineare l’ennesima sconfitta dei giornali e dei giornalisti “tifosi”, cui interessa soltanto screditare il governo e costruire “faide” interne frutto solo della loro faziosità. In questo caso, quella tra la premier Meloni ed il sottosegretario Mantovano (indicati come contrari a Luongo) da una parte, e il ministro della Difesa Crosetto dall’altra.

Per giorni e giorni hanno alimentato questa panzana. Che oggi, invece, è stata puntualmente smentita, con una decisione che è filata liscia come l’olio. Perché il criterio seguito è sempre il solito: la competenza della proposta di nomina. E così come era successo per quella di Valensise all’AISI, indicata da Mantovano, che ha la delega ai servizi (mentre Crosetto avrebbe forse preferito Del Deo), adesso le parti si sono semplicemente invertite, seguendo le norme vigenti.

Peccato soltanto che in questa giostra mediatica inventata, ci siano finiti anche gli altri due generali inseriti nella “terna” della Difesa insieme a Luongo: il CSM dell’Arma, Cinque ed il comandante della “Pastrengo”, Galletta. Due alti ufficiali completamente estranei alla presunta “faida” ed entrambi di altissimo profilo professionale. E veniamo ai tentativi di screditamento di Luongo. Per cercare di seminare zizzania all’interno di FdI, sono ricorsi perfino alle passate esperienze ministeriali del nuovo comandante. Ma come, scrivevano: è stato capo del legislativo di via XX Settembre con due ministri Pd come la Pinotti e Guerini, perfino con la grillina Trenta e adesso si fa “riciclare” da Crosetto? La realtà è che Luongo è sempre stato solo un fedele e competente servitore dello Stato, a prescindere dall’autorità politica al vertice della Difesa. Né esiste chicchessia in grado di rivelare per chi voti o abbia votato in passato. E Crosetto ha imparato ad apprezzarne le doti quando è toccata a lui la poltrona di via XX Settembre.
Punto e basta. Ma basterà davvero a questi “avvelenatori di pozzi”? O adesso scatterà la “rappresaglia” per punire la protervia di Crosetto nel voler premiare soltanto il merito?