Difesa, se Cavo Dragone andrà al vertice del Comitato Militare NATO, la scelta del nuovo CHOD sarà tra Portolano e Masiello

Difesa, se Cavo Dragone andrà al vertice del Comitato Militare NATO, la scelta del nuovo CHOD sarà tra Portolano e Masiello

04 giugno 2023

C’è un certo fermento ai vertici delle nostre Forze Armate. Perché se l’Italia (com’è probabile allo stato attuale, per mancanza di candidati autorevoli), non riuscirà a designare il successore del norvegese Jens Stoltenberg come Segretario Generale della NATO, allora potrebbe almeno vincere la corsa per la presidenza del Comitato Militare. E in questo caso, toccherebbe al nostro Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Che in questo momento è in ballottaggio con l’omologo polacco Raymund Andrzejczak, peraltro molto stimato in Occidente per l’atteggiamento della Polonia nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Qualora comunque Cavo Dragone dovesse farcela a raggiungere il prestigiosissimo incarico (il Comitato Militare ha il compito operativo ed esecutivo delle forze messe in campo dai paesi aderenti alla NATO), si aprirebbe automaticamente la sua successione al vertice delle Forze Armate italiane. Di qui il fermento cui si è accennato all’inizio.
Chi potrebbe prendere il posto dell’attuale CHOD? Questa volta, nella rotazione, dopo la Marina tocca all’Esercito e ci punta ovviamente il CSM, il generale Pietro Serino. Ma con poche speranze. Perché ha appena compiuto i 63 anni e il 26 febbraio dell’anno prossimo si concluderanno i canonici tre anni del suo incarico. Troppo poco tempo a disposizione. Inoltre, Serino non sembra destinato a lasciare un particolare ricordo della sua esperienza. Sia per i contrasti con il ministro Guido Crosetto, che con gli altri CSM e la struttura stessa di via XX Settembre.
Così, la scelta sembra restringersi ai generali Luciano Portolano (attuale Segretario Generale e Direttore Nazionale Armamenti) e Carmine Masiello (ora SCSMD), con il primo in netto vantaggio. In quanto più anziano, ma soprattutto con alle spalle un carriera “operativa” molto più brillante del rivale, che ne ha fatto negli anni l’alto ufficiale più stimato dal centrodestra ora al governo.
Di Masiello, nessuno negli stessi ambienti ha invece dimenticato il vecchio incarico di Consigliere Militare di Matteo Renzi a Palazzo Chigi e le successive frenesie autopromozionali per ottenere altre destinazioni prestigiose. La giovane età (sta per compiere i 60 anni) ne fanno tuttavia uno dei candidati  più autorevoli alla successione di Serino a febbraio dell’anno prossimo. Molto più dei parigrado Giovanni Fungo (già SCSM ed ora Comandante Forze Terrestri) e Francesco Paolo Figliuolo, attuale Comandante del COVI (considerato troppo vicino ai vecchi governi).