Difesa: la Trenta all’attacco delle promozioni “guidate”; si andrà avanti solo per merito
Basta con le Commissioni d’Avanzamento manipolate, con le promozioni “guidate” a seconda delle raccomandazioni interne ed esterne all’apparato della Difesa: la ricreazione è finita.
La ministra Elisabetta Trenta è stata chiara. E di fronte agli esterrefatti Capi di Stato Maggiore e al Comandante Dei Carabinieri (ma anche agli entusiasti delegati del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare), ha comunicato questa mattina le grandi linee del decreto ministeriale che i suoi uffici hanno predisposto per riordinare una materia che da anni e anni fa mugugnare le Forze Armate.
Troppe le ingiustizie verificatesi, troppi i torti subiti da generali, ammiragli, ufficiali e sottufficiali meritevoli ma privi delle segnalazioni giuste per fare carriera. E perché non sorgessero equivoci, la Trenta ha sottolineato la necessità di attribuire la massima importanza “al processo valutativo, in un’ottica di uniformità tra categorie e Forze Armate, al fine di individuare chiaramente i criteri alla base del l’attribuzione dei punteggi di merito e limitando il più possibile la discrezionalità delle commissioni, riconducendola in un alveo di assoluta trasparenza”.
Come a dire: i verbali delle commissioni d’Avanzamento dovranno diventare pubblici. Se non è una rivoluzione copernicana, ci si avvicina molto. Anche se non sarà facile (e rapido) l’adeguamento… Lei, intanto, è decisissima a provarci. Con gli auguri sinceri da parte di centinaia di migliaia di uomini con le stellette.