Difesa, il ministro Trenta dalla parte dei cani con le stellette

Nel corso del meeting tra il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e la Rappresentanza Militare (leggi qui) sono stati tanti i temi passati in rassegna. Tra questi, la situazione dei cani con le stellette e il loro destino dopo il pensionamento che avviene in seguito agli otto anni di onorato e pregevole servizio.

«È stata portata alla mia attenzione la questione dei cani che operano nei nostri team di ricerca di armi ed esplosivi. Ho già chiesto all’Esercito un approfondimento sui temi sollevati per valutare i margini di intervento» ha sottolineato il ministro.

Quello che colpisce maggiormente è la forza preponderante della problematica sollevata dal Co.I.R. del Comando Logistico portata, con tenacia ed abnegazione, all’attenzione del generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, chiedendogli di farsi promotore di un utile e tempestivo intervento risolutivo.

Parafrasando De André che sosteneva che “una notizia un po’ originale … come una freccia dall’arco scocca. Vola veloce di bocca in bocca”, la questione è arrivata sul tavolo del ministro Trenta che, ravvisandone l’importanza e il valore, l’ha fatta propria, battendosi per una sua pronta e tempestiva risoluzione.

Dunque, non ci resta che attendere, certi che così come si pretendono i doveri e si viene chiesto ai conduttori di prendersi cura degli amici animali per tutta la loro esistenza, si donino quei diritti che spettano ai cani con le stellette, ricordandoci che quella che si sta mettendo in campo è, prima di ogni altra cosa, una battaglia di civiltà.

Commenti

  1. Tutte cose bellissime, ma Signor Ministro, scusi se insisto, Lei sa che il suo Ministero eccepisce la prescrizione alle richieste di riconoscimento di vittima del dovere? Le sembra un comportamento corretto nei confronti di chi ha servito la Patria? Capisco se uno non ha diritto e gli venga negata (giustamente) la domanda, ma eccepire addirittura la prescrizione a gente malata mi sembra proprio una brutta, bruttissima cosa! Si informi sulla questione, vedrà che quello che le dico corrisponde a verità!

  2. Signor Ministro, Mi riferisco agli auguri fatti dalla S.V. al personale femminile GAY della Marina militare di recente. Al riguardo, mi preme evidenziare quanto il tutto sia in forte contrasto con l’aspetto del tatuaggio in fase di reclutamento, ovvero ben vengano le nozze gay in divisa immagine di cultura nel comparto difesa, però se un giovane ha un tatuaggio visibile sull’avambraccio, non può essere reclutato……assurdo. Togliete questa direttiva scritta in un momento di follia……..anche perché dovremmo sospendere/espellere tre quarti del personale attualmente in servizio….altro che mappatura.

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