
Dopo le nomine delle società controllate del Gruppo FS, si attendono i risarcimenti per i manager assolti per la strage di Pioltello
L’occasione era ghiotta e avrebbe rappresentato un bel segnale “risarcitorio” per i tre manager delle FS ingiustamente incriminati, rinviati a giudizio e poi assolti per la strage di Pioltello del gennaio 2018.
Invece nisba. Niente da fare per Maurizio Gentile, Umberto Lebruto e Vincenzo Macello: per loro non si sono trovati nuovi incarichi malgrado l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” nel processo sul disastro ferroviario in cui tre persone persero la vita e oltre cento rimasero ferite.
L’infornata di nomine nelle società controllate del Gruppo FS, varata dopo mesi di paralisi, non ne ha tenuto conto. Eppure sarebbe stato un gesto significativo verso le storture giudiziarie che in questi sette anni (7 anni!) hanno distrutto le loro carriere, relegandoli ai margini della vita aziendale e di quella civile.
Purtroppo non è la prima volta (e certo non sarà l’ultima) che manager di valore, protagonisti di brillanti carriere professionali, finiscano triturati da errori giudiziari. Senza poi ottenere un minimo di risarcimento. E si vedano oltretutto scavalcati da pseudo manager scelti soltanto per meriti politici e di partito.
Che tristezza.
LA SASSATA

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