Elezioni 2018: i trombati e il partito della Folgore

Elezioni 2018: i trombati e il partito della Folgore

07 marzo 2018

I ragazzi della Folgore sono noti per il il fatto che con i loro lanci con il paracadute hanno risolto mille situazioni in scenari di guerra e di pace con coraggio, abnegazione e amore per la Patria.

Il riferimento al titolo di questo articolo non vuole quindi essere offensivo per quella gloriosa brigata di stanza a Pisa ma vuole segnare la differenza che c’è tra i ragazzi di Pisa, che sono dei veri eroi, e i neo deputati che sono stati “trombati” nei loro collegi uninominali e, come abbiamo sentito ripetere mille volte in questi giorni, salvati dal “paracadute” del proporzionale.

Insomma chi viene rifiutato dagli elettori e dovrebbe tornarsene a casa a lavorare viene, invece, premiato dai listini fatti dai segretari dei partiti e senza nemmeno fare campagna elettorale si ritrova eletto lo stesso in parlamento.

Tra la retorica paracadutistica e quella marinara che parla di “ripescati”, ci sono nomi eccellenti di tutti i partiti che hanno potuto così mantenere il loro scranno in parlamento ma quel che più conta hanno potuto mantenere il loro stipendio.

I nominativi di questi “paracadutisti” politici sono talmente tanti che, volendo evitare di essere accusati di partigianeria, non ne facciamo ma ormai questi nomi sono noti a tutti e fra loro ci sono anche ministri attualmente in carica o personaggi che hanno millantato negli anni un consenso che, evidentemente, non avevano se sono riusciti a farsi fregare da “sconosciuti grillini” alle prime armi.

La colpa di tutto questo è della legge elettorale che ha governato il sistema in questi giorni, fatta apposta per portare in parlamento i fedelissimi dei capi partito confondendoli con qualche personaggio della società civile.

Basti vedere come sia nel centrodestra che nel centrosinistra i “notabili” o quantomeno quelli che si credevano notabili hanno di buon grado accettato quel “paracadute” pur di riprendersi il posto (e non solo) in parlamento.

In alcuni casi, sapendo che la partita con i pentastellati era persa in partenza, non hanno nemmeno fatto campagna elettorale nei collegi uninominali dove erano candidati ma si sono spesi (nemmeno tanto) nelle circoscrizioni del proporzionale dove erano nel listino.

I più fortunati sono stati messi anche in più circoscrizioni per essere sicuri di essere eletti e per far eleggere chi per sua sventura non stava tra i primi nel listino. Insomma, come si dice, “fatta la legge, trovato l’inganno”.

Il risultato è che la volontà popolare ancora una volta è stata sopraffatta dalle decisioni che vengono prese nelle stanze dei capi dei partiti che fanno le liste elettorali. Inoltre dobbiamo anche prendere atto che alcuni di questi paracadutati in parlamento hanno procedimenti penali in corso o di li a venire e che quindi hanno anche il paracadute che li tutela dalla magistratura.

Insomma una legge che non ha permesso agli elettori di scegliere veramente chi mandare in parlamento e chi mandare a casa. Il sistema poteva anche essere accettabile se almeno fosse stata data la possibilità, nella parte proporzionale, di esprimere le famose e mai dimenticate preferenze ma questo non è avvenuto e tutti, tranne il partito di Giorgia Meloni, hanno preferito far passare la protezione del listino bloccato pur di non far scegliere i cittadini.

Tanto ancora ci sarebbe da dire su questo scandalo tutto italiano che, anche per i perversi meccanismi della legge elettorale, con la democrazia reale ha poco a che fare ma riteniamo che già questa riflessione sia sufficiente per capire che se non si cambia veramente registro e si rimette il cittadino al centro della vita italiana, dandogli anche e soprattutto la libertà di scegliersi i propri rappresentanti, stiamo scivolando su un crinale molto pericoloso per la democrazia.

Per favore, però, quando si parla di questi signori non eletti dal popolo ma scelti dai partiti non si parli di “paracadute” proprio per non offendere i ragazzi della Folgore. Questi parlamentari non sono paracadutisti ma incarnano un altro tipo di para..