Non c’è solo il “fuoco di sbarramento” delle prime linee di Leonardo contro l’arrivo di Lorenzo Mariani come superDG dell’ex-Finmeccanica. Anche all’ENEL mica scherzano. E per arrivare a far schierare perfino il “Corriere della Sera”, vuol dire che gli orfani di Starace possono contare su collegamenti potenti.
L’intervista al semisconosciuto Marco (chi?) Mazzucchelli, messo in campo da Covalis, è un segnale preciso. Appoggiare la candidatura di un personaggio che non ha mai presieduto o guidato niente di importante e che è a capo di una lista di un fondo anglo-spagnolo con sede a Gibilterra, non è spiegabile in altro modo.
Ma Urbano Cairo e Luciano Fontana lo vedono cosa finisce nelle pagine economiche del più importante quotidiano italiano?
Sembrerebbe di no. Perché non si può pubblicare un’intervista del genere (in ginocchio è a dir poco), in cui l’ineffabile Mazzucchelli impartisce lezioni di strategia industriale senza essere mai contraddetto. Per esempio, quando spiega come si sarebbe dovuti arrivare alla compilazione della lista del MEF.
Come mai non gli viene chiesto, tanto per cominciare, qual è il criterio seguito da Covalis? Lo sa Mazzucchelli che Flavio Cattaneo è risultato il primo della graduatoria stilata dai “cacciatori di teste” internazionali scelti dal ministero? E che Paolo Scaroni è uno dei più grandi manager italiani, avendo guidato per vari mandati proprio l’ENEL e pure l’ENI?
Per il “Corriere della Sera” non erano dati di fatto da utilizzare in contraddittorio con il loro beniamino?
Ecco perché la “marchetta” appare sospetta e genera curiosità sui retroscena interni ed esterni al quotidiano e alla stessa ENEL. E preannuncia una bella rivoluzione quando Scaroni e Cattaneo si insedieranno.
ENEL: cosa c’è dietro la “marchetta” del Corsera pro-Mazzucchelli?; e a chi danno fastidio in azienda le scelte Scaroni-Cattaneo del MEF?
