Errori giudiziari, Angelo Cangianiello: «Chi mi restituirà la vita rubata?»

Errori giudiziari, Angelo Cangianiello: «Chi mi restituirà la vita rubata?»

16 gennaio 2019

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato le incredibili vicende di due appartenenti alle Forze dell’ordine che, per un errore – voluto o fortuito, chissà – si sono ritrovati con la carriera e la vita rovinata (leggi qui).

Abbiamo contattato l’ormai ex poliziotto Angelo Cangianiello, arrestato – ingiustamente – per concorso in traffico internazionale di stupefacenti, torturato e costretto a confessare di essere un trafficante di droga. Assolto dopo oltre 30 anni. Ma chi lo risarcirà della sua perdita?

«Sono a combattere per il “giusto” risarcimento e per il “giusto” reintegro in Polizia – ci scrive Cangianiello –   Ovviamente dov’ero, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Se tutto andrà come dovrebbe, allora potrò dire giustizia è fatta». 

«Ovviamente tutto questo non cambierà mai e poi mai una vita – l’unica che ogni persona possiede – la vita che mi hanno rubato magistrati distratti… superficiali .. inumani…e quant’altro si possa dire. Di certo sono infinitamente grato ai miei fantastici avvocati Pardo Cellini e Laura Baldassarre, e sono altresì compiaciuto della magistratura sana… attenta… che, snocciolato il mio caso, mi ha assolto con formula piena».  

Resta tanta amarezza. «Avrei fatto carriera? Nel 1985 ero agente scelto. E avevo la classica terza media. Fui selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri perché, secondo loro, avevo una marcia in più. In tutti questi anni non immaginavo che un giorno avrei potuto riaprire il mio processo! Quindi dopo un lungo periodo di buio mi riabilitai con processo dopo i famosi 5 anni di buona condotta. Poi mi sono diplomato da geometra (ovviamente da privatista) dovevo lavorare… ecc… poi ho preso i brevetti di volo (sono primo Ufficiale Pilota) dell’aviazione civile. Pagando… studiando…ma ce l’ho fatta. Addirittura ero arrivato a firmare contratto stagionale con la Sorem. La compagnia aerea che gestisce i Canadair. Ma, purtroppo ci sono arrivato tardi ormai avevo 45 anni… e non avrei mai potuto fare il comandante. Quindi alla fine ho rinunciato al contratto».

Molti i rimpianti.«Se non fossi caduto in mano a dei magistrati pazzi oggi a 57 anni sarei stato almeno un commissario di polizia. Ho preso coscienza di cosa sono stato derubato. La vita è un sogno.. è dura.. è bella.. ma se ti capita una disgrazia del genere è meglio non guardarsi dietro».