Fascismo: vituperato in Italia, a Cambridge è “patrimonio” da studiare

Fascismo: vituperato in Italia, a Cambridge è “patrimonio” da studiare

30 novembre 2018

Mentre nel nostro Paese si fa gara a chi dà del “fascista” all’altro, a mo’ di insulto (nella maggior parte dei casi ignorandone beatamente la storia) nel Regno Unito il “progetto Predappio” diventa materia di studio all’università. E non un’università qualunque, ma addirittura quella di Cambridge.

Heritage in the making: gestire la cultura materiale di Fascismo e Nazismo”: è questo il titolo del workshop che il prossimo lunedì si terrà al dipartimento di Archeologia dell’università oltremanica.

Nato dal progetto di dottorato di Flaminia Bartolini, specializzata in “Patrimonio della dittatura” al Cambridge Heritage Research Centre, il workshop riunirà un gruppo di esperti provenienti da Germania e Italia per fare il punto sul patrimonio del Fascismo e del Nazional Socialismo, dal secondo conflitto mondiale ai nostri giorni.

L’obiettivo è esaminare da vicino i regimi dittatoriali, le condizioni in cui sono stati assimilati e come si sono evoluti.

Dall’Italia, parteciperanno Patrick Leech per il Progetto Atrium, Andrea Di Michele per il caso di Bolzano, Marcello Flores per il “Progetto Predappio”, Davide Brugnatti e Giuseppe Muroni per Tresigallo, Mareno Settimo per Torviscosa, Francesca Schintu per la Fondazione Fossoli. Per quanto riguarda il Nazismo, invece, saranno presenti Gilly Carr per le Channel Islands, Alexander Smidth per Norimberga, Felix Hafner per Braunau am Inn, Dagmar Zadrazilova per Berlino.

I risultati del workshop verranno poi pubblicati all’interno delle Conversations del McDonald Institute, presso l’Università di Cambridge.