Fusione Moby-Tirrenia: ai media non interessa se è la fine delle speculazioni anti-Onorato; meno male che arriva Rixi…

Fusione Moby-Tirrenia: ai media non interessa se è la fine delle speculazioni anti-Onorato; meno male che arriva Rixi…

17 giugno 2018

Per settimane e settimane si sono inventati la qualunque pur di screditare Vincenzo Onorato e la sua appassionata difesa del diritto al lavoro per i marittimi italiani; tacendo che nel frattempo Manuel Grimaldi era stato costretto a cominciare a sbarcare quelli extra-comunitari protetti da Cgil-Cisl-Uil. Scatenati, in particolare, i media economici, che per conto di Confitarma e soci hanno fatto ricorso ad ogni tipo di intimidazione.

Peccato che la loro credibilità sia definitivamente crollata non più tardi di ieri, quando l’Agenzia ANSA ha diffuso un comunicato che spazzava via anche l’ultima delle speculazioni: l’addio fiscale alla Sardegna della Tirrenia in seguito al trasferimento della sede legale a Milano. Tutto falso, naturalmente. Perché dietro al temporaneo trasloco “tecnico”, c’era e c’è soltanto la volontà di abbreviare il più possibile i tempi della fusione dell’ex-compagnia di statale con la capogruppo Moby. Dopodiché, verosimilmente entro la fine dell’anno, il quartier generale del nuovo colosso della navigazione sarà ubicato proprio in Sardegna (ad Olbia o a Cagliari, questo non è ancora stato deciso).

Bene, non era una notizia importante? Evidentemente no per tutti quei media che in questi ultimi mesi hanno fatto fondo ad ogni tipo di faziosità contro Onorato. E così, con l’unica eccezione degli imbarazzatissimi giornali e siti sardi, manco una riga sui media italiani non interessati allo sciopero di giornalisti e poligrafici. Staremo a vedere domani, ma senza troppe speranze.

L’unica notizia positiva per il comparto marittimo e portuale, in questo desolante panorama informativo, è che per certe lobby e certi sindacati, la pacchia sta per finire. Dal momento che nel prossimo Consiglio dei Ministri, al leghista genovese Edoardo Rixi verrà attribuito il rango di viceministro delle Infrastrutture con delega su questo delicato e semi-dimenticato settore. Scommettiamo (Salvini docet) che ci saranno a breve interessanti novità anche in campo armatoriale?

Ad ogni buon conto, riportiamo qui sotto il comunicato diffuso dal gruppo Onorato.

Vincenzo Onorato: “Tirrenia e Moby unite diventano la compagnia della Sardegna

“Da uomo di mare sono abituato a non spargere parole al vento. E’ per questo motivo che in qualità di presidente del gruppo Onorato Armatori ho deciso di chiarire una volta per tutte, al di fuori e al di là delle polemiche e delle illazioni, la realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è che Moby e Tirrenia CIN diventeranno entro fine anno un’unica compagnia e che questa compagnia sarà sarda”.

Secondo Vincenzo Onorato è grottesco e lesivo dei reali interessi dei sardi e della comunità isolana continuare a dare fuoco allo sterile albero delle polemiche. E proprio per questi motivi è venuto il momento di chiarire una volta per tutte i confini, le motivazioni e le ricadute dell’operazione che, “per la prima volta nella storia della marineria italiana – afferma  il presidente del gruppo – e sottolineo per la prima volta,  riconosce alla Sardegna il diritto di essere arbitra del suo destino, non ospitando, termine questo che sarebbe errato e improprio, ma condividendo direttamente il destino della compagnia che assicura oggi e assicurerà per gli anni a venire quel legame strategico irrinunciabile con il continente”.

Per Vincenzo Onorato, i sardi per primi, hanno il pieno e inviolabile diritto a conoscere la verità. “E la verità – sottolinea il presidente del gruppo Onorato armatori – è che Tirrenia CIN per pochi mesi trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i piú stretti possibile; condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida mantenendo le sedi legali separate. Quindi, come deliberato dal Consiglio di amministrazione e come comunicato anche agli investitori, entro fine anno le due società, Tirrenia CIN e Moby, si fonderanno in un’unica realtà che – è il caso di ricordarlo – è la numero uno al mondo per flotta di ferry passeggeri e per offerta di cabine. In contemporanea con la fusione, la sede legale della nuova compagnia sarà trasferita in Sardegna in modo definitivo”.

“Sul mare – conclude Onorato – non c’è spazio per i se e per i ma. La scelta, che produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire da quelli fiscali, è stata compiuta e chiunque creda di poter mestare nel fango, e mi riferisco a tutti quelli che vogliono “dimenticare”, con la loro becera demagogia, che oltre 500 sardi lavorano da decenni in Onorato Armatori, ha sbagliato indirizzo. Tirrenia e Moby sono abituate a navigare nelle acque azzurre del Mediterraneo”.