Il caos dei taxi a Roma e la rivincita (ma costosa per gli utenti) di Uber: è la concorrenza bellezza!

Il caos dei taxi a Roma e la rivincita (ma costosa per gli utenti) di Uber: è la concorrenza bellezza!

17 giugno 2024

Vivere a Roma, si sa, è un privilegio.
Ma prendere un taxi a Roma, oramai, è diventata un’impresa. Fra lavori per il Giubileo, eventi sportivi, scioperi, manifestazioni ecc. spostarsi in città è quasi impossibile.

Un sabato sera come tanti, di inizio estate, può capitare che una coppia di giovani romani voglia andare a cena in centro e, per evitare problemi di parcheggio e ztl, scelga di muoversi in taxi.

Memore dei problemi avuti qualche settimana prima, proprio per trovare un taxi disponibile di sabato sera, questa volta la coppia decide di farsi più astuta: con due ore di anticipo prenota un’auto sull’app dedicata proprio a questo servizio, Freenow. Immediatamente dopo aver effettuato la prenotazione, il sistema manda una mail di conferma con riepilogo della richiesta effettuata dall’utente e anche codice. Magnifico, no? Nemmeno per sogno.

Perché precisamente all’orario prefissato per il prelievo, l’app comunica “siamo spiacenti, non abbiamo trovato un tassista disponibile”. Così, senza ulteriori spiegazioni o proposte alternative. Senza penale per l’applicazione o per i tassisti.

E, se invece che andare al ristorante, la coppia avesse dovuto recarsi in aeroporto o alla stazione? La risposta è semplice: avrebbero perso volo o treno che fosse. Perché, anche volendo rivolgersi ad altre piattaforme, come ad esempio itTaxi (per capirci, quella della più nota compagnia romana, il 3570), la musica non cambia: “nessun taxi disponibile”.

Alla coppia non resta altro che arrendersi e rivolgersi alla (odiata) concorrenza dei tassisti, Uber. In 3 minuti, a quel punto, una elegante auto nera arriva davanti a casa dei nostri “eroi”. Qual è la pecca, chiederete voi? Il costo della prestazione: 36,03 euro per una corsa di 4,8 km. Esattamente il doppio di quanto sarebbe costato un taxi.

Ora, siamo d’accordo che la città abbia tanti altri problemi, ma quella del trasporto pubblico è certamente la principale cartina di tornasole in vista dell’invasione dei turisti per il Giubileo dell’anno prossimo. Come ci prepariamo ad affrontarla? Come si dice a Roma, vogliamo fare le nozze coi fichi secchi.

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