
Industria sorpresa dalle parole di Urso: nuova gara per Taranto?
Grande stupore ha suscitato nella comunità industriale l’intervista del Ministro delle Imprese Adolfo Urso, che al Messaggero ha annunciato la possibile indizione di una nuova gara per la vendita dell’ex Ilva di Taranto. Una dichiarazione inattesa, giunta mentre il comparto siderurgico, già provato da anni di incertezze, attendeva invece soluzioni concrete e rapide.
Perché risulta evidente come un’ulteriore procedura competitiva allungherebbe i tempi finendo per aggravare la crisi produttiva e occupazionale dell’impianto. Un impianto -e’ bene ricordarlo- che brucia circa 2 milioni di euro al giorno e rappresenta un nodo cruciale per l’economia del Mezzogiorno e dell’intero Paese.
Una situazione, questa, figlia dell’errore compiuto dai commissari per aver voluto affidare agli azeri di Baku Steel un dossier che fin dall’inizio era chiaro non sarebbero stati in grado di gestire.
D’altronde quando si nominano figure di alto spicco professionale ma che non hanno mai masticato acciaio questo e’ quello che ci si deve aspettare.
E ora il Governo tenta in extremis la carta della nuova gara, che porterà probabilmente allo spezzatino dell’Azienda, cancellando dal mercato quella che fino a pochi anni fa era un’eccellenza assoluta a livello europeo e che oggi sarebbe stata molto utile date le crescenti necessità di acciai anche da parte del comparto militare.