Kyenge, la “figura di cacca” dei media che hanno gridato al razzismo

Kyenge, la “figura di cacca” dei media che hanno gridato al razzismo

17 aprile 2018

Fermi tutti, falso allarme. Quello contro l’europarlamentare del Pd,  Cecile Kyenge, non è stato un attacco razzista. Qua, almeno stando alle accuse, quella incivile è lei che non raccoglie la cacca del cane (come prevede la legge o, quantomeno, la decenza).

Dispiace per i professionisti del grido allo scandalo, per quanti si sono subito stracciati le vesti per difenderla da quello che sembrava (?) un attacco “razzista”: un sacchetto con un regalino speciale, gettato nel giardino della casa dell’ex ministro. Il contenuto? Cacca di cane.

Ecco. Lo hanno fatto perché è straniera. Maledetti xenofobi. Lo hanno fatto perché ha la pelle nera. Maledetti fascisti.

E invece no. Perché le deiezioni, stando a quanto emerso in queste ore, apparterrebbero proprio al cane della Kyenge. Cane che, come ogni suo simile, fa i suoi bisogni quando può, per strada.

Spetterebbe poi al proprietario il gesto civile di raccoglierli e gettarli via. Nel rispetto degli altri. E invece no.

Pare che a compiere il misfatto, che nulla ha a che vedere col razzismo e la xenofobia, sia stato semplicemente un vicino di casa esasperato. Che si è sfogato così con Il Resto del Carlino, ovviamente in forma anonima: «Perché l’ho fatto? Semplice: suo marito non raccoglie mai le deiezioni del loro cane di grossa taglia e all’ennesimo episodio non ci ho visto più dalla rabbia, ho rimosso le feci e le ho gettate nel giardino».

E ancora: «Non è stato un bel gesto, lo so, ma non avete idea quante volte ci siamo ritrovati nelle medesime condizioni di disagio». Venerdì scorso l’ennesimo “incidente”. «Questa volta ho mantenuto la calma, ho messo tutto in un fazzoletto e poi l’ho lasciato davanti al cancelletto della villetta. Personalmente – assicura – non sono mai entrato nel giardino della loro abitazione in nessuna delle due occasioni».

Chi è l’incivile qui? Chi è che manca di rispetto a chi? Chi vìola le più elementari regole della convivenza?

La Kyenge, manco a dirlo, nega tutto. E assicura di avere “ottimi rapporti” con tutti i suoi vicini. Che si fa? Tocca chiamare i Ris di Parma per un esame del Dna?

Quel che è certo è che la ex ministra, con tanto di carta intestata del Pd, ha fatto sapere che sporgerà denuncia contro il vicino molesto. Altrettanto certo è che stamattina tutti i media che fino a ieri avevano fatto quadrato intorno alla Kyenge, difendendola dall’odioso attacco a sfondo razzista, oggi fanno finta di nulla. Nonostante la figura di… cacca.