E’ sotto gli occhi di tutti la continua prostrazione dei nostri Governi al dominatore straniero.
Lasciamo per un attimo da parte il dossier Telecom, altro caso da manuale, e occupiamoci di un tema ai più meno noto ma altrettanto strategico: il rischio di cedere Oto Melara e Wass al consorzio franco-tedesco Knds.
Oto Melara e Wass sono due marchi storici, due gioielli della nostra Difesa, la prima con sede a La Spezia produce sistemi di munizionamento intelligenti, la seconda con sede a Livorno produce sistemi di difesa subacquei.
Entrambe fanno parte del gruppo Leonardo, a controllo pubblico, e rivestono un ruolo importante e vitale anche per i livelli occupazionali e per l’indotto dei territori in cui sorgono.
Si da il caso che ora Leonardo abbia la necessità dì cederle, per concentrarsi sul settore dell’elettronica, e per fare cassa starebbe trattando con il consorzio tedesco Knds, a cui ovviamente fa gola mettere le mani sulle nostre tecnologie, se come è vero quello che riporta il Financial Times oggi, sarebbero disposte a sborsare 650 mln di euro pur di averle.
Il tema è proprio questo: può l’Italia rinunciare a due sue eccellenze strategiche per una mera questione di cassa?
Non dovrebbe, invece, il Governo, esercitare il golden power per difendere tali eccellenze?
A maggior ragione che una soluzione in casa pronta ci sarebbe già, e si chiama Fincantieri.
Perchè l’altro grande gruppo a controllo pubblico che opera nella Difesa sarebbe ben intenzionato ad inglobare Oto Melara e Wass per rafforzare la propria piattaforma tecnologica.
Certo, magari offrendo un po’ meno rispetto agli stranieri, ma garantendo la sopravvivenza e il rilancio di queste aziende che un domani altrimenti rischierebbero di essere assorbite in Francia e Germania con buona pace del nostro know how e dei nostri lavoratori.
E a chi obietta che si deve ormai ragionare in termini europei e non più solamente nazionali, è facile rispondere come risponderebbe Totò: Ccà nisciuno è fesso!
La difesa comune europea (nella quale peraltro Fincantieri è stata pioniera aderendo per prima ai programmi italo-francese Fremm, con il consorzio tedesco per gli U212A, e poi stipulando jv con i francesi di Naval Group e gli spagnoli di Navantia) non può essere sventolata solo quando è a guida straniera, e poi dimenticata o messa da parte quando potrebbe esserlo a guida italiana!
Ecco perché il nostro Governo, di qualunque colore esso sia, dopo aver già perso ogni influenza in Libia e quindi nel Mediterraneo (Egitto a parte) sotto l’amministrazione giallo-rosa, e aver perso la battaglia (civile) su Stx/Chantiers de l’Atlantique sotto più di un colore politico, sempre a vantaggio dei francesi, avrebbe ora invece la possibilità dì riscattarsi con un colpo di reni e d’orgoglio.
Senza perdere ulteriore tempo, perché mentre noi ci arrovelliamo sulla strada migliore da intraprendere, i francesi attraverso l’advisor Rothschild, vicino a Macron, sono già entrati in Oto Melara e Wass, acquisendo dati e informazioni preziose che in ogni caso domani potrebbero favorire la concorrenza…