
L’asse atlantico salta in aria: la nuova strategia USA ci relega a pagina 25 (e ci tratta da falliti).
La nuova “Strategia di Sicurezza Nazionale” della Casa Bianca ha colpito l’Europa come un fulmine a ciel sereno; scatenando reazioni che, se non fossero tragiche, sarebbero comiche.
L’isterismo europeo dimostra una cosa sola: la nostra colossale e arrogante sopravvalutazione di essere in grado di tenere l’amministrazione Trump “saldamente impegnata” nell’alleanza occidentale. Invece, ci siamo appena scoperti irrilevanti.
Il documento non usa mezzi termini. Anzi, è un vero e proprio schiaffo in faccia. Innanzitutto, l’Europa è citata per la prima volta solo a pagina 25, dopo l’emisfero occidentale e l’Asia. Siamo un pensiero a posteriori.
Ma il vero trauma non è la tempistica, è la sostanza. Questa Strategia non è altro che la coerente evocazione dell’agenda di politica estera di Trump: gli Stati Uniti si stanno disaccoppiando dall’UE. Punto.
Il commento più esplosivo è arrivato dal vice segretario di stato, Christopher Landau, che ha squarciato il velo di ipocrisia: non possiamo essere partner, ha tuonato, finché l’UE è retta da una “burocrazia non eletta, antidemocratica e non rappresentativa” che persegue “politiche di suicidio della civiltà.” Eccola servita, la verità su Bruxelles.
La cosiddetta “Strategia Papà” (l’idea di ingraziarsi Trump per tenerlo buono, vedi Rutte) è miseramente fallita. Landau accusa apertamente i nostri politici di fare la riverenza al Transatlantismo solo negli incontri NATO, per poi infilarsi il “cappello dell’UE” e remare contro gli interessi di sicurezza USA. Doppio gioco patetico.
La Mazza Ucraina: Aspettative Irrealistiche e Insolvenza
Ma il colpo di grazia arriva sull’Ucraina. La Strategia accusa i funzionari europei di nutrire “aspettative irrealistiche per la guerra”, spesso appoggiati a “instabili governi di minoranza” che “calpestano i principi fondamentali della democrazia per sopprimere l’opposizione”.
Non è un affronto alla libertà di parola; è l’amara constatazione che l’America si sta allontanando sempre più dalla posizione bellicista europea.
E qui veniamo al punto dolente: il portafoglio. La Commissione Europea ha di fatto ammesso che i governi nazionali non sono in grado di trovare i soldi per l’Ucraina. Chiamiamo le cose con il loro nome, visto che i Paesi membri definiscono il sostegno a Kiev come di “vitale interesse per la sicurezza nazionale”: la loro inerzia equivale a insolvenza. Non pagano, non perché non abbiano il denaro, ma perché hanno scelto di spenderlo altrove.
L’insolvenza è di “seconda varietà”, voluta.
Senza gli USA al nostro fianco e senza la volontà di spendere i nostri soldi, la possibilità che l’Europa vinca una guerra contro la Russia è pari a zero. Tutto ciò che otterremo è prolungare l’agonia.


