Leonardo: quel look di Cingolani che ha stufato un pò tutti e lo spinge pure nella discesa del gradimento

Leonardo: quel look di Cingolani che ha stufato un pò tutti e lo spinge pure nella discesa del gradimento

16 luglio 2024

Ormai il look di Roberto Cingolani fa parte del chiacchiericcio romano. “Ma non si può comprare una camicia, una cravatta ed un abito normale?” È la frase che viene in mente a chiunque lo veda partecipare agli eventi. Invece lui si presenta imperterrito (dando sfoggio di maleducazione, supponenza e mancanza di stile) vestito da sessantottino impenitente. Che lo faccia in Leonardo ci sta. Che lo faccia al Quirinale o alla Camera dei Deputati (com’è successo oggi per l’inutile ri-presentazione di un piano industriale già noto da quattro mesi), no davvero.

Perché offende l’istituzione che lo ospita, perché manca di rispetto alle altre persone presenti, perché c’è un limite per chiunque. Lui pare non averne. Lui risponde solo a se stesso ed al suo egocentrismo. E si comporta come un Re Sole de noantri, con le stesse posture. Come quelle che lo portano ad elevare nani/e, cortigiani/e, più leccaculo misti a ruoli di primo piano in una quotata. Con il silenzio (pagato profumatamente?) dei rappresentanti della minoranza in CdA e con la svogliata superficialità dei rappresentanti del Governo nel medesimo consiglio.

In primis, l’inutile Sala, troppo impegnato a lavorare per il suo vero capo, Giuseppe Guzzetti. Eppure in tanti all’ambasciata americana sono stati colpiti dal fatto che il titolare del MEF, Giancarlo Giorgetti, abbia passato più di mezz’ora a spiegare a chiunque incontrasse quanto Cingolani fosse incapace, inadatto e oltretutto pure presuntuoso. Dicono i presenti che mai si sia sentito Giorgetti (in decenni) esprimersi così duramente con una persona o un manager. Ci sarà un perché.

La frase, ripetuta più volte, pare sia stata: “Se anche Guido la smette di dargli prove di appello e giustificarlo, lo rimandiamo in Università nella sua Genova. Anzi non abbiamo nemmeno bisogno di rimandarlo, perché nemmeno si fa vedere granché a Roma in ufficio!”

Vabbè, ma sono soltanto le lamentele e le insoddisfazioni di un paio di ministri, che je frega a Zorro? Errore. Oggi alla Camera erano state sbandierate le presenze del presidente Fontana e addirittura della premier Meloni. Assenti, invece, entrambi: brutto segnale. Come sono stati costretti a notare i dirigenti di Leonardo, “precettati” per nascondere i larghi vuoti in sala.

 

Riceviamo e pubblichiamo:

in relazione all’articolo dal titolo: Leonardo, quel look di Cingolani che ha stufato un po’ tutti e lo spinge pure nella discesa del gradimento” siamo costretti a smentire tutta la ricostruzione che viene fatta nei confronti del capo dipartimento Marcello Sala e del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. I fatti e le parole attribuite ad entrambi sono privi di fondamento e non corrispondono alla realtà.

Distinti saluti

Iva Garibaldi, Ufficio Stampa del ministro Giorgetti

 

Sassate prende volentieri atto della smentita della portavoce del ministro Giorgetti, ma ribadisce di aver ricevuto queste notizie ed indiscrezioni da più fonti qualificate ed ha quindi comprensibili difficoltà a ritenerle non attendibili.