Leonardo: scusi Profumo, ma il Pd le ha chiesto di sistemare anche Recchia?
Ufficialmente, “Arrogance” si è stufato dell’immagine che Leonardo ha all’esterno. E sta accarezzando l’idea di un inserimento “rivoluzionario”. Caso strano, però è anche questo di pura marca Pd (e come ti sbagli?): Fausto Recchia, il più stretto collaboratore del ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
L’ipotesi di lavoro, al momento, è quella di fargli prendere il posto di Filippo Grasso, l’attuale direttore dei Rapporti Istituzionali. Ma Profumo non si nasconde che qualche ostacolo al suo progetto potrebbe venire dal presidente, Luciano Carta, da cui Grasso dipende funzionalmente. E già in passato, tra i due vertici, non è un mistero che ci siano stati contrasti proprio sul ruolo e sulle performance di “Filippo il Bello”.
Per questo, l’AD sta prendendo in considerazione anche un’ipotesi molto più ambiziosa: creare una nuova mega-direzione per Recchia sotto la quale riunire Comunicazione, Public Affairs (la nuova definizione, molto più chic, della direzione di Grasso) e Relazioni Internazionali (ora retta “ad interim” dal direttore commerciale, quel curioso personaggio di Pasquale Di Bartolomeo, che ora inciucia pure a destra e a manca per prendere il posto di Valerio Cioffi alla direzione generale). Magari rinforzandola anche con una quarta direzione per le relazioni esterne, di cui si sente un gran bisogno, visti i limiti messi in luce in questi ultimi mesi dalla Comunicazione, curata (si fa per dire) dal filosofo pacifista Stefano Amoroso (vedi Sassata dedicata).
Ce la farà Profumo, in questo clima pre-elettorale e a pochi mesi dalla scadenza del mandato, a varare la scialuppa di salvataggio Pd per portare in salvo Recchia prima dell’arrivo dei “barbari” del centrodestra in via XX Settembre?
Già, perché è fin troppo chiaro che l’AD di Difesa Servizi e supervisore delle segreterie di Guerini, non ha alcuna speranza di restare al suo posto col prossimo governo. Ed è quindi più che comprensibile che Recchia si stia anche lui dando da fare al Nazareno per evitare di restare presto disoccupato.
E poi, diciamo la verità: di allargare il numero degli ex-parlamentari e militanti doc del Pd nell’universo Leonardo si sente davvero un gran bisogno. Capace che poi, possano saltare fuori posti al sole anche per Nicola Latorre e perfino per Giuseppe Fioroni.
D’altra parte, la dedizione di Arrogance alla causa, è infinita…