
M5S, Conte e Gubitosa alle prese con le smanie di “Quella sporca dozzina” grillina… che pensa a Forza Italia!
Sono giorni caotici tra i 5 Stelle. Il passaggio di Giorgio Lovecchio in Forza Italia ha scoperchiato – come si dice – il Vaso di Pandora. E soprattutto tra i grillini capita, specie nei momenti di crisi, che le voci di dissenso si alzino tutte insieme, fin giungere ai giornali. Qualcuna di queste è arrivata direttamente anche a questo disgraziato sito. E oggi vi raccontiamo un retroscena che va ben oltre il mero cambio di casacca di un eletto, ma che riguarda i valori di un Movimento (o presunti tali) trapiantati dalla leadership (o presunta tale) di Giuseppe Conte e nei quali molti non si riconoscerebbero più.
Partiamo da una premessa: mai come in questo momento l’ex premier era stato così isolato. Il crollo alle europee lo ha reso del tutto marginale tra le fila delle opposizioni al governo Meloni. E nel goffo tentativo di distinguersi dalla Schlein, Conte ha portato il suo 5 Stelle nel posto che un tempo era occupato dalla sinistra radicale, che oggi vede però AVS in grande spolvero.
Dunque, un perimetro piuttosto ristretto, elettoralmente aggredito anche dai dem e che, con ogni probabilità, è proiettato a entrare nel nuovo campo largo della sinistra (auguri!) lasciando tanti parlamentari grillini in mezzo al guado.
Il quadro spaventa molti degli eletti, soprattutto la virata falce e cashmere di Giuseppi è lontana anni luce dai principi che hanno spinto tanti di loro a candidarsi nell’ultima tornata elettorale. Lovecchio era uno di questi. Ma come lui sembra siano almeno una dozzina i parlamentari pronti a trasferirsi in una nuova casa. Sono quelli che vantano posizioni più rigide sul controllo dell’immigrazione, sono più attenti ai temi sicurezza, alla famiglia, al mondo delle imprese. E si riconoscono sempre meno in un contenitore oramai trasformato nella brutta copia del PCI, dove a farla da padrone sono ancora Roberto Fico, Paola Taverna e pochi altri desaparecidos parlamentari.
Dodici, tra senatori e deputati, che nelle ultime settimane avrebbero già intavolato dialoghi con alcuni colleghi di altri partiti, in particolare Forza Italia, ritenuta oggi più aperta e flessibile rispetto alle decisioni verticistiche calate dall’alto da Giuseppe Conte sul gruppo parlamentare. Un’emorragia che potrebbe verificarsi già dopo Natale e che potrebbe contribuire a un ulteriore consolidamento della maggioranza di governo.
Trame e tramette di una fiction comica chiamata M5S, la cui regia – si racconta in Transatlantico – sarebbe stata affidata da Conte in persona al deputato Michele Gubitosa. A quest’ultimo, infatti, il compito di imbavagliare il dissenso interno e impallinare sui giornali-amici quella “sporca dozzina” di parlamentari in cerca di una nuova casa. Casaleggio si starà rivoltando nella tomba.
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