MEDIA, Corsera+Gazzetta a 5 euro per un mese: ecco l’”estate perfetta” targata Cairo per bloccare l’emorragia della carta stampata
Poi si meravigliano se le edicole chiudono a ripetizione. E gli editori, invece di arrendersi all’evidenza che ciò accade perché i loro giornali sono fatti sempre peggio e brillano solo per la faziosità e la militanza a sinistra della maggioranza dei giornalisti, credono di poter correre ai ripari con le copie digitali.
Il caso di Urbano Cairo è emblematico. Per tentare di fermare l’emorragia inesorabile delle copie cartacee del suo gruppo, ha appena lanciato la campagna pubblicitaria di un mese a 5 euro per le due corazzate (ormai ridotte a cacciatorpediniere) in crisi sempre più nera: “Corriere e Gazzetta estate perfetta”.
Come no. Peccato che quei 5 euro per un mese rappresentino esattamente il dodicesimo dei 60 annuali a cui era offerto il Corriere nei mesi scorsi. E quando qualcuno – schifato da certi articoli – chiamava per disdire l’abbonamento, si sentiva replicare: “Ma come mai, perché non vuole più il giornale? Ma neppure se riducessimo il costo a 20 euro l’anno?”
Ecco, siamo all’elemosina pur di incassare qualcosa e poter sbandierare falsi record di copie digitali che pareggerebbero le perdite cartacee. Vale per il Corsera, come per tutti gli altri ex-giornaloni.
Per valutare bene l’aspetto della crisi, guardate i dati della tabella che pubblichiamo qui sotto. Sono relativi ad aprile scorso rispetto allo stesso mese del 2023. E forse si capisce bene perché poi un italiano su due non è neppure andato a votare per le elezioni europee…