AGGIORNATO: “MIC: viaggio dentro Ales, dove i dirigenti furono assunti senza bando e la macchina del presidente finisce alle Scuderie del Quirinale”
La noiosa vicenda di Ales potrebbe essere più frizzante di quel che si pensa. Il faro era stato puntato sull’attuale presidente e amministratore Fabio Tagliaferri, scelto dalla politica per guidare l’azienda in house del Ministero della Cultura che gestisce da 25 anni i servizi per il patrimonio culturale italiano. Ma, pian piano, l’attenzione sta migrando verso chi ha gestito l’azienda fino a meno di un anno fa. Il grande occhio di bue mediatico, che nei giorni dell’affaire Sangiuliano accecava il manager, si sta direzionando verso la struttura interna, verso i dirigenti e l’ex amministratore Marco De Simoni.
De Simoni è un riconosciuto professionista del management della cultura che gode dell’apprezzamento delle più alte istituzioni del Paese (non solo dell’ex ministro Dario Franceschini) e della politica di centrosinistra. Nel febbraio scorso ha lasciato il suo incarico in Ales in cambio del ruolo di dirigente assegnato alle Scuderie del Quirinale – prestigioso luogo gestito dalla stessa società in house –, lavoro che svolge a titolo gratuito per la sopraggiunta età pensionabile. Peccato che un minuto prima di lasciare la poltrona di presidente e amministratore, De Simoni abbia spostato mezzo staff dagli uffici di via Nazionale dove ha sede Ales a quelli delle Scuderie. Prima si è accaparrato la segretaria e poi l’autista. Infine, si è portato via la macchina del presidente, una Bmw X1 con lussuosi interni in pelle, per continuare ad avere i comfort di cui godeva. Quando il novizio Tagliaferri è arrivato in azienda si è dunque trovato con una segretaria di meno, l’autista migrato altrove ed è pure rimasto appiedato. In compenso, erano ben saldi alle sedie i cinque dirigenti che nell’era Franceschini-Nastasi hanno gestito con protagonismo l’azienda, godendo ovviamente dell’avallo di De Simone.
Così, per correre ai ripari, il nuovo presidente si è dovuto organizzare velocemente con una segretaria e un autista di fiducia. La prima è una sua vecchia conoscenza del frusinate, inizialmente assunta da una società interinale e poi è andata a sostituire con concorso una segretaria ormai in pensione. In tutto, ora la segreteria del presidente è composta da tre figure – inclusa la neo arrivata – mentre in epoca precedente c’erano quattro dipendenti a comporre lo staff. L’autista, invece, è stato assunto con un contratto di un anno da una società interinale.
Ma sistemata la segretaria di fiducia e l’autista, Tagliaferri deve gestire i circa 2.500 dipendenti tutti assunti dalle precedenti amministrazioni. Le complessità della gestione stanno facendo meditare al neo presidente la riorganizzazione interna. Da qui nasce l’idea di passare da sei a dieci dirigenti. Così, in un confronto con il dirigente capo delle risorse umane, si è deciso di far crescere dei “quadri” interni, nominandoli su chiamata diretta, come del resto tutti i dirigenti erano stati nominati fino ad allora. Il suggerimento che la stessa struttura interna di Ales ha dato sulle modalità di assunzione ha subito però delle osservazioni, non formali ma sostanziali, dai tecnici del Mic. Per assumere i dirigenti c’è bisogno di un avviso pubblico, dunque la modalità suggerita dal capo delle risorse umane non andava bene. Presto fatto, Tagliaferri ha ripreso in mano la partita e ora sta facendo predisporre i bandi pubblici per i quattro dirigenti, cosa che non era stata fatta per l’attuale direttore delle Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni.
E così tra vecchie carte e procedure da rivedere, la noiosa Ales rischia di diventare una storia avvincente tutta da raccontare.
Alla prossima puntata…
P.S.: A proposito, oltre al fatto che De Simoni è l’unico dirigente Ales con l’autista e la segretaria personale, qualcuno gli chiederà conto anche degli interessi allo 0% riconosciuti al MPS (vedi Sassate precedenti)?
######AGGIORNAMENTO######
Riceviamo la seguente lettera e rispondiamo di seguito:
Si tiene a precisare che, con riguardo all’assegnazione di una persona di segreteria presso le Scuderie del Quirinale, c’è una comunicazione del dott. Tagliaferri, in data 5/2/2024, indirizzata al Ministero della Cultura, in cui propone che alla costituenda direzione generale delle Scuderie venga assegnata una persona di segreteria tra quelle già contrattualizzate in ALES; analogamente, c’è una comunicazione sempre del Dott. Tagaliaferri, in data 14/03/2024, che assegna l’automobile da voi citata nella disponibilità del Direttore Generale e delle Scuderie del Quirinale, nell’ambito delle esigenze delle stesse Scuderie. Per altro, il servizio viene non di rado effettuato anche in favore di personale della sede di Ales.
Per quanto riguarda gli altri dirigenti Ales, si tiene a precisare che la nomina di tre di questi risale al 2012, in un periodo antecedente all’operato dell’ex presidente e amministratore delegato e peraltro in un quadro normativo e societario diverso da quello odierno, mentre gli altri due, già dirigenti in Arcus, confluirono in ALES a seguito della fusione tra le due società.
Infine, la nomina del DG delle Scuderie del Quirinale riguarda un incarico fiduciario e temporaneo a titolo gratuito proposto dallo stesso dott. Tagliaferri con la nota ufficiale di cui sopra.
Speriamo che le “prossime puntate” possano attenersi a fatti concreti e non a ricostruzioni ipotetiche.
Mario De Simoni
Direttore Generale delle Scuderie del Quirinale
Risulta alla nostra redazione che al momento dell’insediamento del Presidente Tagliaferri il 1 febbraio la segreteria era già trasferita nei fatti alle Scuderie del Quirinale ed è stato ratificato lo spostamento ex post rispetto al reale trasferimento. In merito all’autovettura di lusso, invece, essa non era a disposizione del Presidente al momento del suo insediamento, bensì De Simoni continuava ad utilizzarla nel suo nuovo incarico alle Scuderie del Quirinale. Dopo alcuni mesi sono arrivate anche delle multe all’Ales per l’utilizzo di quella macchina da parte di De Simoni, a quel punto Tagliaferri ha deciso di ratificare la dotazione per non dare adito a possibili scambi di persona. Infine, in merito alle nomine dei dirigenti, nel 2012 era già in vigore lo statuto che al punto 4.4 stabilisce che i dirigenti Ales debbano essere selezionati tramite concorso. Ciò vale anche per gli incarichi a titolo gratuito quando si ha libertà di spesa con donato pubblico.
Riceviamo la seguente lettera e rispondiamo di seguito:
In riferimento all’articolo pubblicato oggi sul sito Sassate.it dal titolo “Mic: viaggio dentro Ales, dove i dirigenti furono assunti senza bando e la macchina del Presidente finisce alle Scuderie del Quirinale”, corre l’obbligo di fare alcune precisazioni, in merito a circostanze riferite all’interno di detto articolo che sono prive di qualsiasi riscontro e totalmente infondate, oltre che lesive della reputazione personale e professionale del sottoscritto.
In particolare, allorquando, all’interno dell’articolo si afferma “Così, in un confronto con il dirigente capo delle risorse umane, si è deciso di far crescere dei ‘quadri’ interni, nominandoli su chiamata diretta” e successivamente “Per assumere i dirigenti c’è bisogno di un avviso pubblico, dunque la modalità suggerita dal capo delle risorse umane non andava bene” tali affermazioni sono, come detto, false e prive di qualsiasi riscontro sostanziale e formale.
Mai c’è stato un confronto tra l’Amministratore Delegato e il sottoscritto relativo alle modalità di nomina dei dirigenti, mai il Dott. Tagliaferri ha ricevuto dal sottoscritto indicazioni relativamente alle modalità di nomina dei dirigenti, né c’è stato alcun coinvolgimento del sottoscritto nel progetto di riorganizzazione dell’azienda.
Vi invito, pertanto, a pubblicare queste precisazioni per rettificare il contenuto dell’articolo chiaramente lesivo della immagine e della reputazione del sottoscritto, nonché privo di qualsiasi riscontro fattuale che possa essere portato come prova riguardo alle circostanze da Voi citate.
Certo di un immediato riscontro alla presente, Vi invio i miei migliori saluti.
Giovanni Iannelli
La nostra redazione è a conoscenza di numerose riunioni con testimoni per discutere della riorganizzazione. In questi contesti si è più volte sostenuto la possibilità di nominare i dirigenti con il metodo di intuitu personae, ossia su base discrezionale e non per mezzo di un avviso pubblico.