MIC: viaggio dentro Ales, dove i dirigenti furono assunti senza bando e la macchina del presidente finisce alle Scuderie del Quirinale

MIC: viaggio dentro Ales, dove i dirigenti furono assunti senza bando e la macchina del presidente finisce alle Scuderie del Quirinale

02 ottobre 2024

La noiosa vicenda di Ales potrebbe essere più frizzante di quel che si pensa. Il faro era stato puntato sull’attuale presidente e amministratore Fabio Tagliaferri, scelto dalla politica per guidare l’azienda in house del Ministero della Cultura che gestisce da 25 anni i servizi per il patrimonio culturale italiano. Ma, pian piano, l’attenzione sta migrando verso chi ha gestito l’azienda fino a meno di un anno fa. Il grande occhio di bue mediatico, che nei giorni dell’affaire Sangiuliano accecava il manager, si sta direzionando verso la struttura interna, verso i dirigenti e l’ex amministratore Marco De Simoni.

De Simoni è un riconosciuto professionista del management della cultura che gode dell’apprezzamento delle più alte istituzioni del Paese (non solo dell’ex ministro Dario Franceschini) e della politica di centrosinistra. Nel febbraio scorso ha lasciato il suo incarico in Ales in cambio del ruolo di dirigente assegnato alle Scuderie del Quirinale – prestigioso luogo gestito dalla stessa società in house –, lavoro che svolge a titolo gratuito per la sopraggiunta età pensionabile. Peccato che un minuto prima di lasciare la poltrona di presidente e amministratore, De Simoni abbia spostato mezzo staff dagli uffici di via Nazionale dove ha sede Ales a quelli delle Scuderie. Prima si è accaparrato la segretaria e poi l’autista. Infine, si è portato via la macchina del presidente, una Bmw X1 con lussuosi interni in pelle, per continuare ad avere i comfort di cui godeva. Quando il novizio Tagliaferri è arrivato in azienda si è dunque trovato con una segretaria di meno, l’autista migrato altrove ed è pure rimasto appiedato. In compenso, erano ben saldi alle sedie i cinque dirigenti che nell’era Franceschini-Nastasi hanno gestito con protagonismo l’azienda, godendo ovviamente dell’avallo di De Simone.

Così, per correre ai ripari, il nuovo presidente si è dovuto organizzare velocemente con una segretaria e un autista di fiducia. La prima è una sua vecchia conoscenza del frusinate, inizialmente assunta da una società interinale e poi è andata a sostituire con concorso una segretaria ormai in pensione. In tutto, ora la segreteria del presidente è composta da tre figure – inclusa la neo arrivata – mentre in epoca precedente c’erano quattro dipendenti a comporre lo staff. L’autista, invece, è stato assunto con un contratto di un anno da una società interinale.

Ma sistemata la segretaria di fiducia e l’autista, Tagliaferri deve gestire i circa 2.500 dipendenti tutti assunti dalle precedenti amministrazioni. Le complessità della gestione stanno facendo meditare al neo presidente la riorganizzazione interna. Da qui nasce l’idea di passare da sei a dieci dirigenti. Così, in un confronto con il dirigente capo delle risorse umane, si è deciso di far crescere dei “quadri” interni, nominandoli su chiamata diretta, come del resto tutti i dirigenti erano stati nominati fino ad allora. Il suggerimento che la stessa struttura interna di Ales ha dato sulle modalità di assunzione ha subito però delle osservazioni, non formali ma sostanziali, dai tecnici del Mic. Per assumere i dirigenti c’è bisogno di un avviso pubblico, dunque la modalità suggerita dal capo delle risorse umane non andava bene. Presto fatto, Tagliaferri ha ripreso in mano la partita e ora sta facendo predisporre i bandi pubblici per i quattro dirigenti, cosa che non era stata fatta per l’attuale direttore delle Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni.

E così tra vecchie carte e procedure da rivedere, la noiosa Ales rischia di diventare una storia avvincente tutta da raccontare.

Alla prossima puntata…

P.S.: A proposito, oltre al fatto che De Simoni è l’unico dirigente Ales con l’autista e la segretaria personale, qualcuno gli chiederà conto anche degli interessi allo 0% riconosciuti al MPS (vedi Sassate precedenti)?