“Guerra del Mare” Onorato-Grimaldi: cronache da una polveriera ignorata da tutti
Dei diritti delle decine di migliaia di marittimi italiani disoccupati, ai sindacati nazionali CGIL-CISL-UIL non interessa un accidente. Per loro, l’importante è difendere gli interessi di chi attacca l’armatore che invece di questi diritti è diventato il portabandiera: Vincenzo Onorato. E se la base sindacale è con lui e i lavoratori del mare si riconoscono sempre più numerosi in altre organizzazioni “spontanee” (tipo “Marittimi per il futuro”), chissenefrega: alla fine, resteranno con un pugno di mosche in mano e torneranno all’ovile. Peccato che non abbiano ancora capito che la crisi dei partiti e della vecchia politica (vedi i risultati delle ultime elezioni) è anche frutto della loro progressiva mancanza di rappresentatività. E che saranno presto spazzati via anche loro come i protagonisti della seconda repubblica. Gli avvenimenti delle ultime ore della “guerra del mare”, offrono a questo proposito uno spaccato illuminante. Che merita di essere analizzato punto per punto.