Quirinale e Servizi, si preparano “grandi manovre”: ecco le voci che corrono
Per l’AISE, il servizio segreto per l’estero, si rischia di passare dalla padella alla brace. Alle smanie del generale Carmine Masiello, il badogliano vicedirettore del DIS che si autocandida a tutto (vedi le Sassate precedenti), sì aggiungono quelle dell’ineffabile ammiraglio Carlo Massagli, il consigliere militare del Premier Giuseppe Conte che ancora non ha elaborato il lutto per la “trombatura” a CSM della Marina.
Anche lui mira al posto del generale della GdF Luciano Carta, che sembrerebbe un po’ in disgrazia perché ritenuto attento più alle media relations che all’approfondimento dei dossier scottanti. Tipo la Libia, per capirci. Malgrado la “gaffe” della riunione a Palazzo Chigi per la vendita delle due FREMM all’Egitto proprio alla vigilia dell’anniversario del rapimento del povero Giulio Regeni (leggi qui), Massagli si ritiene un grande esperto di politica estera, degno ormai di ripetere i successi dell’indimenticabile “Ulisse”, l’ammiraglio Fulvio Martini.
Sa che Gennaro Vecchione potrebbe chiudere la carriera passando dal DIS alla presidenza di Fincantieri (sostituito, appunto, da Carta) e si è gettato nella mischia. Perché se Masiello gode della protezione dell’immarcescibile Claudio Graziano (e quindi dell’ottuagenario Rolando Mosca Moschini), lui può contare su quella di Conte. Che peraltro gli aveva già invano promesso l’insediamento al vertice della Marina.
Già, ma dove finirebbe allora l’ambasciatore Giampiero Massolo? Dalla presidenza di Fincantieri a quella di Leonardo, a quanto pare. Perché le voci ricorrenti danno il prefetto Gianni De Gennaro in predicato per succedere a Mosca Moschini come segretario del Consiglio Supremo di Difesa. Molto stimato da Mattarella e in ottimi rapporti con i vertici militari di mezzo mondo, De Gennaro diventerebbe una sorta di Consigliere per la sicurezza del Capo dello Stato, in un momento in cui ce ne sarebbe un gran bisogno per il nostro Paese.