Rai: brutto Capodanno per Gerardo Greco al Giornale Radio; bocciato l’extra-budget, forse è finita la pacchia…

Recita un vecchio proverbio: “tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino”. Si adatta perfettamente a Gerardo Greco, il sinistrissimo direttore del Giornale Radio Rai che ormai era convinto di essere onnipotente. Sbagliato.

La solita richiesta di ottenere un extra-budget di 140mila euro per cercare di tappare le falle amministrative dovute alle sue mania di grandezza, è stata respinta. E dopo tanta acquiescenza da parte del dg Mario Orfeo, è un brutto segnale. D’altra parte, che il successore di Andrea Montanari stesse esagerando con le sue rivoluzioni redazionali, era ormai noto a tutti.

Invece di preoccuparsi di risollevare gli ascolti (tra lui e l’attuale direttore del Tg 1, hanno perso il 10 per cento, vanificando tutto ciò che di buono era riuscito a fare Flavio Mucciante), in questi mesi, Greco si è dedicato quasi esclusivamente a ridisegnare la struttura redazionale del Giornale Radio.

In che modo? Semplice: con raffiche di promozioni più o meno a capocchia, collaborazioni principesche e fuori mercato (si parla di compensi di centinaia e centinaia di euro a puntata per programmi che vanno in onda cinque giorni la settimana) e perfino scippi di conduttori all’insaputa dei colleghi delle altre reti.

Un caso su tutti, quello di Nicoletta Manzione, che con Claudio Sabelli Fioretti e Adriano Panatta conduce ogni giorno “Tre di cuori”. Se non ci credete, vi basterà chiedere informazioni a Paola Marchesini, direttrice di Radio Due, le cui urla sono echeggiate per tutta via Asiago fino ad arrivare in viale Mazzini.

E ancora: inviati (ex-chigisti) che nel giro di pochi mesi, tra un Montanari e un Greco, con triplo salto mortale avvitato, sono diventati vice direttori. Si legga alla voce Bruno Ruffolo. Per fargli posto, si è sacrificato Mario Vitanza, tornato caporedattore, unico dei vice direttori non confermati delle vecchie gestioni Montanari e Mucciante.

È stato creato uno staff di direzione che nelle testate giornalistiche non esiste in natura. E per infilarci chi? Un capo servizio (Ilaria Sotis) e un vice capo redattore (Ivano Liberati) alle dirette dipendenze del direttore. Irregolare (solo i dirigenti possono essere messi a disposizione); ma qual è il problema? Giusto un paio di mesi e la loro posizione è stata regolarizzata.

Come? Ma che domande. Con la loro promozione a capi redattori, naturalmente. Un capodanno col botto, non c’è che dire. E per andare a fare cosa? Quel che mai avevano fatto prima, naturalmente: coordinamento tra programmi e gr l’una e palinsesto l’altro. Peccato che fino a ieri conducessero lei il programma ‘La Radio ne parla’, lui il gr3… Ma cosa importa? Al gr sono tutti multitasking!

Ex capi redattori fuori line come Fabio Sanfilippo, più volte in causa con la stessa Rai, cui viene affidata una line creata ex novo e ad hoc. Senza passare per il job posting, inutile specificarlo…

Due vice capiredattori di line della redazione Economica (Sandro Marini e Lucia Coppa) che perdono il job posting, cui viene invece promosso il vice caporedattore fuori line Americo Mancini. Col risultato che Sandro Marini viene messo alle dirette dipendenze (altra irregolarità) per la cura di rubriche fino ad ora di competenze di altre redazioni. Non sarà che anche Marini aspetta una promozione, come già sperimentato con successo da Sotis e Liberati? Pare che farsi mettere alle dirette dipendenze paghi, al Gr Rai!

Ma non basta: l’ex capo redattrice del gr1 mattina Alessandra Narduzzi è stata anche lei messa alle dirette dipendenze: altra promozione a caporedattore in vista. Il capo redattore del gr2 mattina, Paolo Cremonesi, messo fuori line agli Esteri come vaticanista: libera un’altra posizione da caporedattore.

L’ex capo redattrice del gr3 Mattina, Angela Mariella, anche lei messa a disposizione del direttore per la conduzione del programma Mangiafuoco, libera una terza posizione da caporedattore.

E cosa pensate? Che si attingerà alla già folta schiera di giornalisti dirigenti alle dirette dipendenze dell’ottimo Gerardo Greco? No, mai! Altri tre job posting in arrivo, con promozioni al seguito. Insomma, venghino signori venghino: tutti al Gr Rai, promozioni assicurate! Prima delle elezioni. Naturalmente.

Non c’è che dire: Gerardo Greco si è dato un gran da fare in questi mesi. E non si risparmia nemmeno per le feste: è, infatti, in partenza per Cortina per partecipare ad un “convegno” (guarda caso proprio in occasione del Capodanno) con Enrico Mentana e il vicedirettore del Tg 1 Gennaro Sangiuliano (che trasferte di lavoro seccanti e impegnative, eh?).

Ma di tutto quello che ha “combinato”, cosa ne pensa il cdr? Cosa dicono le due Arianne (Voto e Di Giorgio), Enzo Arcieri e i due Danilo (Cretara e Tolardo)? Dov’è L’usigrai?

Commenti

    • Allora legga i dati di ascolto e si ricreda, via lui da radio2 e ascolti crollati, idem a radio1. Potranno non piacere i metodi, ma i risultati parlano chiaro.

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